L'indice azionario spagnolo Ibex-35 ha chiuso la sessione di giovedì in leggero rialzo dopo una giornata ricca di risultati, mentre i timori per i futuri problemi bancari hanno iniziato a dissiparsi leggermente dopo i risultati degli istituti finanziari.

Sebbene il nervosismo regni ancora, mantenendo gli investitori cauti, i titoli bancari sono saliti per tutta la giornata, chiudendo con un guadagno dell'1,16%, guidati dai buoni risultati di Barclays e Deutsche Bank, che hanno entrambi battuto le previsioni.

In Spagna, BBVA ha guadagnato il 3,11% dopo aver registrato un aumento del 39% dell'utile di marzo grazie alla forte performance in Messico, mentre la banca Sabadell è salita dell'1,81% dopo aver registrato un aumento del 39% dell'utile di marzo grazie alla forte performance in Messico.

A livello macroeconomico, sono state diffuse le stime anticipate del Prodotto Interno Lordo statunitense e il tasso di disoccupazione. I dati hanno evidenziato un mercato del lavoro che fatica ancora ad assumere e una crescita economica più lenta.

Tuttavia, gli analisti prevedono che questi dati non dissuaderanno la Federal Reserve dall'aumentare i tassi di interesse nella riunione di inizio maggio.

In questo contesto, l'Ibex-35 spagnolo ha chiuso in rialzo di 20,90 punti giovedì, con un incremento dello 0,22% a 9.314,60 punti, mentre l'indice FTSE Eurofirst 300 dei grandi titoli europei è salito dello 0,16%.

Nel settore bancario, Santander ha perso lo 0,33%, Caixabank è avanzata del 2,75%, Bankinter ha guadagnato lo 0,14% e Unicaja Banco è salita dell'1,49%.

Tra i grandi titoli non finanziari, Telefónica ha guadagnato l'1,28%, Inditex è scesa dell'1,68%, Iberdrola ha perso lo 0,08%, Cellnex è scesa dello 0,42% e la compagnia petrolifera Repsol ha perso il 4,04%.

In cima all'Ibex si è distinto il produttore di acciaio Acerinox, che è salito del 3,96% dopo il ritorno all'utile nel primo trimestre grazie all'aumento della domanda di acciaio negli Stati Uniti.

In fondo alla classifica troviamo Pharmamar, che ha perso il 10,19% dopo aver annunciato che nel primo trimestre ha registrato un ebitda negativo per 1,3 milioni di euro.

In fondo alla classifica anche Repsol, che ha perso il 4,04% dopo aver ridotto l'utile del 20% a causa del calo dei prezzi degli idrocarburi.

Nel mercato continuo, il gruppo spagnolo di supermercati DIA ha chiuso con un rialzo del 16,55% dopo aver annunciato un aumento del 10% delle vendite del primo trimestre in un contesto di inflazione.

(Servizio di José Muñoz; montaggio di Emma Pinedo)