Il principale indice borsistico spagnolo ha recuperato parte delle perdite del giorno precedente giovedì, invertendo in chiusura la tendenza al ribasso di gran parte della seduta, dopo che i dati sull'inflazione nell'Eurozona e sull'occupazione negli Stati Uniti hanno alimentato i timori di un'ulteriore stretta monetaria.

L'inflazione dei prezzi al consumo nei 20 Paesi che condividono l'euro è scesa meno del previsto a febbraio, mentre la crescita dei prezzi sottostanti è aumentata, rafforzando le prospettive di ulteriori aumenti dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea in primavera.

Dall'altra parte dell'Atlantico, Wall Street non ha mostrato una direzione chiara: le richieste settimanali di disoccupazione negli Stati Uniti sono scese di nuovo, mentre una misura del costo del lavoro è aumentata nell'ultimo trimestre.

Gli ultimi dati sull'inflazione "significano solo che l'intero mercato sta aumentando le sue scommesse sui picchi dei tassi in Europa e negli Stati Uniti", ha dichiarato Kit Juckes, stratega di Société Générale. "La situazione si sta rivelando più difficile del previsto quasi ovunque".

Secondo Kevin Gardiner, global investment strategist di Rothschild & Co.

"Negli ultimi mesi, i mercati azionari hanno assimilato il fatto che, nonostante tutte le previsioni di un imminente crollo degli utili, non si è materializzata una grave recessione economica", ha affermato.

"L'impatto economico della stretta monetaria rimane un enigma. La redditività potrebbe non essere così fragile, almeno non ancora", ha aggiunto.

L'Ibex-35 spagnolo ha chiuso giovedì in rialzo di 2,00 punti, +0,02%, a 9.324,90 punti, mentre l'indice FTSE Eurofirst 300 dei grandi titoli europei è salito dello 0,55%.

Nel settore bancario, Santander ha perso lo 0,18%, BBVA ha guadagnato lo 0,48%, Caixabank ha ceduto lo 0,20%, Sabadell è scesa dell'1,04%, Bankinter ha guadagnato l'1,83% e Unicaja Banco ha perso lo 0,67%.

Tra i grandi titoli non finanziari, Inditex è scesa dello 0,17%, Iberdrola ha guadagnato lo 0,57%, Cellnex è scesa dell'1,77% e la compagnia petrolifera Repsol è salita dello 0,59%.

(Servizio a cura di Darío Fernández; reportage aggiuntivi di Lawrence Delevingne e Marc Jones; editing di Jose Muñoz).