Le azioni e le valute dei mercati emergenti sono salite venerdì dopo una spinta da parte degli asset di Taiwan e della Corea del Sud, ma erano destinate a forti cali settimanali a causa del venir meno dell'ottimismo sui tagli dei tassi d'interesse da parte della Federal Reserve statunitense.

L'indice MSCI per le azioni dei mercati emergenti (EM) ha guadagnato l'1% alle 0919 GMT, salendo per il secondo giorno consecutivo.

Tuttavia, l'indice era destinato ad un calo settimanale del 2,5% - il più forte in tre mesi.

Un indicatore delle valute regionali è avanzato dello 0,2%, ma era anch'esso in linea con i ribassi settimanali, in quanto i segnali di ripresa dell'economia statunitense e le spinte dei banchieri centrali contro i tagli anticipati dei tassi hanno sollevato il dollaro.

I titoli azionari di Taiwan hanno sovraperformato i colleghi con un guadagno del 2,6%, guidato da un rally delle azioni del più grande produttore di chip a contratto del mondo, TSMC, a seguito di una previsione rialzista sui ricavi.

Anche l'indice KOSPI della Corea del Sud, pesantemente legato ai semiconduttori, è avanzato dell'1,3%.

"Siamo piuttosto rialzisti sul ciclo dei semiconduttori e sul fatto che abbia già toccato il fondo", ha dichiarato Kevin Ross, senior portfolio manager delle azioni internazionali presso Vaughan Nelson.

"Ciò significa che la Corea (del Sud) e Taiwan dovrebbero ottenere buoni risultati quest'anno, poiché si inizierà a vedere un rifornimento di scorte e una ripresa della domanda dei consumatori nei mercati sviluppati".

Il dollaro di Taiwan è salito dello 0,6%, mentre il won sudcoreano è salito dello 0,5% rispetto al dollaro venerdì.

Le prove di una ripresa economica frammentaria in Cina e le interruzioni della navigazione nel Mar Rosso hanno mantenuto gli investitori avversi al rischio questa settimana. Le azioni di Hong Kong sono state particolarmente colpite, con un crollo del 5,8% questa settimana.

Tra le altre valute, il rand sudafricano è rimasto in sordina a 18,9366 contro il dollaro, con un calo settimanale dell'1,7%.

Anche le valute dell'Europa centrale e orientale hanno chiuso la settimana in ribasso. Il fiorino ungherese ha sottoperformato i suoi omologhi questa settimana, scendendo dell'1% sulle prospettive di un'accelerazione dei tagli dei tassi in seguito all'allentamento dell'inflazione.

In altre notizie, l'agenzia di rating globale Moody's ha rivisto il suo outlook sull'Egitto a "negativo" da "stabile" giovedì, citando i rischi crescenti che il profilo di credito del Paese continui ad indebolirsi.

Il Consiglio esecutivo del Fondo Monetario Internazionale (FMI) si riunirà nel corso della giornata per firmare una revisione del Ghana che dovrebbe rilasciare una tranche di 600 milioni di dollari.

PUNTI SALIENTI

** Le azioni di TSMC balzano del 6,5% ai massimi di 11 mesi

** Il cedi del Ghana si stabilizza leggermente in vista della riunione del FMI

** decisioni delle banche la prossima settimana: Turchia, Sri Lanka, Sudafrica

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