Una corte d'appello degli Stati Uniti ha confermato mercoledì la regola del Nasdaq sulla diversità dei consigli di amministrazione, che richiede alle società quotate in borsa di avere direttori donne e minoranze nei loro consigli di amministrazione o di spiegare perché non lo fanno.

Il National Center for Public Policy Research e l'Alliance for Fair Board Recruitment, un gruppo formato dall'attivista legale conservatore Edward Blum, avevano chiesto alla 5th U.S. Circuit Court of Appeals di bloccare la regola.

I gruppi hanno citato in giudizio la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti, che ha approvato la regola nell'agosto 2021.

La regola richiede alle aziende di avere un amministratore che si identifichi come donna, membro di una minoranza razziale o etnica sottorappresentata o LGBTQ+ entro la fine di quest'anno o di spiegare perché non lo fanno. In generale, le aziende avrebbero bisogno di due amministratori diversificati per soddisfare la regola entro il 2026.

Le aziende devono anche rivelare annualmente il modo in cui i membri del Consiglio di Amministrazione si identificano in queste categorie, anche se le persone possono rifiutare di rispondere.

I gruppi hanno affermato che la regola viola il divieto della Costituzione degli Stati Uniti di leggi discriminatorie e di restrizioni alla libertà di parola. Hanno sostenuto che tali restrizioni sul governo si estendono al Nasdaq, perché la SEC potrebbe penalizzare la borsa se non applica la regola.

La SEC e il Nasdaq hanno sostenuto che la borsa è un'entità privata non vincolata da restrizioni governative. Hanno affermato che la regola non è una quota, ma un requisito di divulgazione che fornisce informazioni standardizzate sulla diversità del consiglio di amministrazione.

Diversi procuratori generali di Stati repubblicani si sono schierati contro la regola, mentre gli investitori istituzionali e una coalizione di aziende quotate al Nasdaq, tra gli altri, hanno presentato memorie a sostegno.

Il caso è Alliance For Fair Board Recruitment v. SEC, 5th U.S. Circuit Court of Appeals, No. 21-60626.