L'indice Nikkei ha chiuso in ribasso dello 0,62% a 28.519,18, dopo aver toccato ieri nuovi massimi dall'agosto 1990. Il benchmark era comunque impostato per chiudere la terza settimana consecutiva in rialzo, a +1,35% per il dato settimanale.

Il più ampio indice Topix ha ceduto lo 0,89% a 1.856,61.

"Il Nikkei aveva iniziato a rallentare alla fine della seduta di ieri, con gli investitori che avevano percepito un surriscaldamento del mercato", ha detto Norihiro Fujito, chief investment strategist presso Mitsubishi UFJ Morgan Stanley Securities.

"Ma si tratta di una flessione molto limitata. Il mercato è sostenuto da una robusta domanda di titoli dei semiconduttori grazie ai solidi risultati registrati da Tsmc".

Il comparto giapponese dei produttori di chip, già soggetto a una forte domanda, ne ha risentito positivamente, ha detto Fujito.

Anche i titoli auto hanno registrato un calo, con Subaru che ha perso il 2,11% dopo essersi unita al gruppo dei produttori auto che ha ridotto la produzione a causa della scarsa disponibilità di semiconduttori. Toyota ha ceduto l'1,65%, mentre Honda era in ribasso del 2,88%.

(Tradotto da Redazione Danzica, in redazione a Milano Maria Pia Quaglia, michela.piersimoni@thomsonreuters.com, +48 587696616)