Uno sguardo alla giornata in corso sui mercati europei e globali da parte di Wayne Cole.

In Asia la situazione è stata prevedibilmente tranquilla, in quanto la festività degli Stati Uniti ha fornito una comoda scusa per i titoli azionari per consolidare i recenti forti guadagni prima di una serie di riunioni delle banche centrali questa settimana. La maggior parte degli indici è in ribasso, con il Nikkei in modesta flessione, dopo aver guadagnato il 22% in 10 settimane, raggiungendo i massimi di 33 anni.

Anche i futures dell'S&P 500 sono piatti, dopo essere saliti per cinque settimane di fila, mentre il NASDAQ ha registrato otto settimane di guadagni. Questi aumenti sono però di portata limitata, con solo nove titoli a grande capitalizzazione che rappresentano il 30% dell'S&P 500. È difficile definire l'indice un investimento "diversificato".

I mercati stanno osservando la visita del Segretario di Stato americano Antony Blinken a Pechino, anche se si sa che le aspettative sono basse quando la notizia è che un diplomatico cinese si è degnato di stringergli la mano.

Tra le valute, la tendenza al ribasso dello yen rimane viva e vegeta, mentre l'euro e il dollaro fanno entrambi nuovi massimi, anche se di pochi tick. Ulteriori perdite sembrano probabili a meno che e fino a quando la Banca del Giappone non compia un altro passo verso l'inasprimento, che molti analisti occidentali vedono possibile a luglio. Il Governatore Kazuo Ueda, tuttavia, la scorsa settimana è sembrato fissare una soglia elevata per una mossa, affermando che le sue previsioni sull'inflazione dovrebbero cambiare "bruscamente" per giustificare una mossa.

Anche la prossima settimana è piena di azioni delle banche centrali, con in testa la Cina martedì, dove si prevede un taglio di 10 punti base dei tassi di prestito principali. Questo potrebbe spingere sulle corde, dato che i tassi ipotecari sono già scesi notevolmente e i tassi più bassi non fanno altro che intaccare il rendimento dei risparmi delle famiglie. I mercati sono davvero in attesa di ulteriori stimoli fiscali per rilanciare la crescita, come spesso è accaduto in passato.

Il Presidente della Federal Reserve Jerome Powell si presenterà davanti ai legislatori mercoledì e giovedì e potrebbe cercare di convincere i mercati che altri due rialzi dei tassi di un quarto di punto sono davvero, onestamente, con il cuore in mano.

I futures non sembrano impressionati, con appena 21 punti base di inasprimento previsti entro settembre, anche se un ultimo rialzo a luglio è valutato come una probabilità decente del 70%.

Al contrario, i mercati chiedono a gran voce un rialzo da parte della Banca d'Inghilterra in occasione della riunione di giovedì, con l'unica domanda di 25 o 50 punti base. I futures propendono per una mossa più contenuta al 4,75%, ma prevedono anche un aumento dei tassi almeno al 5,75%, data l'inflazione ostinata e l'aumento dei salari.

I rendimenti dei Gilt hanno già toccato i massimi di 15 anni, creando scompiglio nel mercato ipotecario britannico e aumentando i costi di prestito del Governo, già astronomici.

Questa settimana sono attesi rialzi dei tassi anche in Norvegia e in Svizzera, forse di 50 punti base, anche se probabilmente impallidiranno rispetto alla banca centrale turca, visto che alcuni analisti prevedono un aumento dei tassi dall'attuale 8% fino al 25%.

Sviluppi chiave che potrebbero influenzare i mercati lunedì:

- Il membro del consiglio direttivo della BCE Isabel Schnabel, il vicepresidente della BCE Luis de Guindos e il capo economista della BCE Philip Lane parleranno tutti insieme.

- I mercati azionari e obbligazionari degli Stati Uniti sono chiusi, mentre è previsto l'indice del mercato immobiliare NAHB di giugno.