MILANO (MF-DJ)--Wall Street continua a trattare in calo nonostante le buone trimestrali, tra cui quella di Amazon, e i solidi dati macroeconomici. Il Dow Jones scende dello 0,62%, l'S&P 500 dello 0,58% e il Nasdaq Composite dello 0,52%.

L'aumento dei casi di Covid-19 in Brasile e in India e i segnali di indebolimento del settore manifatturiero cinese stanno minando parte dell'ottimismo che ha portato gli indici sui massimi storici all'inizio della settimana.

Le nuove varianti del virus minacciano di ostacolare i viaggi a livello globale, di sconvolgere ulteriormente le catene di approvvigionamento e di rallentare la ripresa. Inoltre i segnali di accelerazione della crescita degli Stati Uniti, sebbene positivi, stanno alimentando i timori sul fatto che l'inflazione possa aumentare troppo.

"È lì che si trova il mercato, in lotta tra due poli opposti", spiega Edward Park, chief investment officer di Brooks Macdonald. Se i vincoli sull'offerta e i fattori inflazionistici si estenderanno al prossimo anno, "le parti in crescita dei mercati, che sono supportate da questo ambiente monetario ultra accomodante, faranno fatica".

Sul fronte macroeconomico, le spese personali per consumi negli Usa sono cresciute del 4,2% a livello mensile a marzo, battendo il consenso degli economisti che si aspettavano un aumento del 3,8% m/m. Il deflatore dei consumi, ovvero l'indice prezzi spese consumi personali, è cresciuto dello 0,5% su base mensile e del 2,3% a/a. La componente core, sempre a marzo, è salita dello 0,4% su base mensile e dell'1,8% a/a. Inoltre, i redditi personali sono decollati del 21,1% a marzo, mentre gli economisti si aspettavano un aumento del 20%. Infine le spese personali per consumi di febbraio sono state confermate al -1%, mentre i redditi personali sono stati rivisti al -7% dal -7,1%.

L'indice di fiducia dei consumatori statunitensi elaborato dall'Universitá del Michigan, secondo la lettura finale di aprile, si è poi attestato a 88,3 punti, al di sopra del preliminare e del consenso a quota 86,5. Il sotto-indice relativo alle aspettative si è attestato a 82,7 punti, mentre quello relativo alla situazione corrente è risultato pari a 97,2 punti.

"Abbiamo l'impressione che il consenso sulle politiche accomodanti all'interno del Fomc potrebbe iniziare a sgretolarsi nelle prossime settimane, con i falchi che cercheranno di innescare un dibattito sulla possibilitá di ridurre gli acquisti di quantitative easing della Fed.

Ciò potrebbe generare discussioni piú accese durante il meeting di Jackson Hole a fine estate, spianando potenzialmente la strada perchè la Fed annunci una riduzione in occasione della revisione delle previsioni nel meeting di settembre. Pensiamo che il tapering in sè possa iniziare alla fine di quest'anno. Successivamente, il primo rialzo dei tassi di interesse potrebbe arrivare alla fine del 2022", afferma Mark Dowding, Cio di BlueBay.

alb

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April 30, 2021 12:48 ET (16:48 GMT)