Le azioni australiane sono scese lunedì, trascinate dalle perdite dei titoli minerari e finanziari di peso elevato, mentre gli investitori si preparavano alla decisione della banca centrale prevista per martedì.

L'indice S&P/ASX 200 è sceso dello 0,3% a 7.647,0 alle 2351 GMT, avviandosi verso la terza sessione consecutiva di ribassi.

Si prevede che la Reserve Bank of Australia (RBA) manterrà il suo tasso di interesse chiave al 4,35% per la terza riunione consecutiva di martedì e almeno fino alla fine di settembre, secondo un sondaggio Reuters tra gli economisti.

Mentre i mercati finanziari hanno previsto tagli dei tassi per la maggior parte delle altre principali banche centrali a partire dal mese di giugno, la RBA è un'eccezione notevole che non prevede un simile prezzo a metà anno.

I minatori sono scesi dello 0,3% dopo che i prezzi del minerale di ferro sono crollati venerdì, a causa delle crescenti preoccupazioni sulla domanda della Cina, con le crescenti prospettive di tagli alla produzione di acciaio nel Paese.

BHP Group e Fortescue sono scesi rispettivamente dello 0,2% e dell'1,6%, mentre Rio Tinto ha guadagnato lo 0,2%.

Mineral Resources è salita fino allo 0,9% dopo che l'azienda ha dichiarato che svilupperà un hub per la lavorazione del litio in Australia Occidentale.

I titoli finanziari hanno perso lo 0,1%, scendendo per la terza sessione consecutiva. Commonwealth Bank of Australia, il più grande istituto di credito del Paese, è salita dello 0,4%.

I titoli energetici sono scesi dello 0,5% dopo che i prezzi del petrolio hanno chiuso al ribasso venerdì. Woodside Energy e Santos sono scesi rispettivamente dello 0,9% e dello 0,2%.

I titoli tecnologici sono scesi dello 0,7% e si sono avviati verso una terza sessione di ribassi, dopo che le loro controparti di Wall Street hanno chiuso in ribasso venerdì.

L'indice di riferimento neozelandese S&P/NZX 50 è sceso dello 0,3%, o di 40,58 punti, a 11.726,4.

Questa settimana sono previsti dati critici come il saldo delle partite correnti del quarto trimestre e i numeri del prodotto interno lordo (PIL).

Secondo gli analisti di Westpac, il deficit delle partite correnti dovrebbe ridursi, mentre la crescita del PIL dovrebbe essere piatta.