L'indice S&P/ASX 200 è salito dello 0,3% a 7.066,0 punti alle 1250 GMT. Il benchmark è sulla buona strada per interrompere una serie di tre giorni di perdite, con tutti i principali sottoindici in verde.
I dati pubblicati venerdì hanno mostrato che gli Stati Uniti hanno aggiunto il minor numero di posti di lavoro in 2 anni e mezzo nel mese di giugno, anche se la crescita salariale persistentemente forte ha evidenziato condizioni del mercato del lavoro ancora rigide.
I dati hanno dato un po' di tregua al mercato australiano, che venerdì ha subito un selloff di tutti i settori a causa delle preoccupazioni sui tassi di interesse.
Gli investitori osserveranno attentamente la lettura chiave dell'inflazione statunitense, prevista per il 12 luglio, per ottenere ulteriori indicazioni.
I titoli minerari australiani sono avanzati dello 0,9%, con il sottoindice che ha guadagnato di più in una settimana.
I pesi massimi del settore, BHP Group e Rio Tinto, sono balzati rispettivamente dello 0,6% e dello 0,3%.
I titoli dell'oro sono saliti dell'1,9%, seguendo il rialzo dei prezzi dell'oro.
Le azioni di Northern Star Resources e Newcrest Mining sono salite rispettivamente dell'1,9% e dell'1,6%.
Le azioni del settore energetico hanno fatto un balzo dell'1,2%, segnando la migliore sessione in quasi tre settimane, dopo che i prezzi del petrolio sono saliti bruscamente a causa delle preoccupazioni sull'offerta.
I titoli finanziari di peso elevato sono saliti dello 0,5%, segnando la prima sessione di guadagni in quattro. Le cosiddette "quattro grandi" banche hanno aggiunto tra lo 0,4% e lo 0,7%.
In controtendenza, l'indice di riferimento neozelandese S&P/NZX 50 è sceso dello 0,6% a 11.907,33 punti.
La banca centrale del Paese probabilmente manterrà i tassi di interesse invariati al 5,50% quando i responsabili politici si riuniranno mercoledì, secondo un sondaggio Reuters.
Separatamente, le azioni di Infratil Ltd sono salite dell'1,9% dopo aver dichiarato che acquisirà una partecipazione dell'80% nella piattaforma di interconnessione Console Connect dalla società di telecomunicazioni HKT Trust e HKT Ltd, con sede a Hong Kong, per 160 milioni di dollari.