Le azioni australiane sono salite martedì, guidate dai guadagni dei titoli delle materie prime, mentre gli investitori hanno valutato i verbali dell'ultima riunione della banca centrale, che si sono espressi a favore di un aumento dei tassi di interesse per riportare sotto controllo le aspettative di inflazione.

L'indice S&P/ASX 200 è salito dello 0,2% a 7.070,80 al 0039 GMT, con la maggior parte dei settori principali scambiati in territorio positivo. Il benchmark ha chiuso in rialzo dello 0,13% lunedì.

I verbali della riunione politica del 7 novembre hanno mostrato che la Reserve Bank of Australia (RBA) ha aumentato i tassi di interesse con l'obiettivo di stabilizzare le aspettative di inflazione e di guidare l'inflazione verso il suo livello target.

I responsabili politici della RBA hanno concordato che un ulteriore inasprimento della politica monetaria dipenderà da ulteriori dati economici.

I titoli minerari locali hanno guadagnato l'1,4%, seguendo l'aumento dei prezzi delle materie prime.

I pesi massimi del settore, BHP Group, Rio Tinto e Fortescue, hanno guadagnato rispettivamente l'1,3%, il 2,4% e l'1,3%.

Fortescue ha approvato un investimento totale stimato di circa 750 milioni di dollari nei prossimi tre anni per tre progetti di metalli verdi e di energia verde.

Anche i titoli energetici sono saliti dello 0,2%, in linea con l'aumento dei prezzi del petrolio a causa delle preoccupazioni per un ulteriore taglio dell'offerta.

I giganti del sottoindice Woodside Energy e Santos sono saliti entrambi dello 0,3% ciascuno.

I titoli finanziari locali sono saliti dello 0,1% in vista della decisione della RBA, con tre delle "Big Four" che sono salite tra lo 0,1% e lo 0,5%.

Westpac Banking, invece, è scesa dello 0,1%.

I titoli dell'oro sono saliti dello 0,5%, con il calo dei prezzi dell'oro a livello globale compensato dall'andamento complessivamente positivo dei mercati australiani.

Le major del settore, Northern Star Resources ed Evolution Mining, sono salite rispettivamente dell'1,1% e dello 0,7%.

In controtendenza, i titoli della tecnologia dell'informazione sono scesi dello 0,8% circa, con il gigante del settore Xero in calo dello 0,5% circa.

Al di là del Mar di Tasman, l'indice di riferimento della Nuova Zelanda è sceso dello 0,1% a 11.196,60.