Le azioni australiane sono scivolate mercoledì, con i titoli finanziari ed energetici in testa alle perdite, mentre quasi tutti gli altri principali sottoindici hanno scambiato in rosso, a causa della cautela dovuta alle cupe prospettive economiche globali e alle incombenti preoccupazioni di recessione, che hanno limitato la propensione al rischio.

L'indice S&P/ASX 200 è scivolato dello 0,3% a 7.259,8 punti alle 0042 GMT. Il benchmark è sulla buona strada per interrompere una striscia vincente di tre giorni.

I titoli finanziari hanno ceduto lo 0,6%, la loro peggiore sessione da oltre una settimana. Le cosiddette "quattro grandi" banche hanno perso tra lo 0,2% e lo 0,5%.

La banca centrale australiana martedì ha mantenuto i tassi d'interesse fermi, affermando di volere più tempo per valutare l'impatto dei rialzi passati.

Quando i tassi d'interesse sono più alti, le banche guadagnano di più sfruttando il maggiore spread tra gli interessi che pagano ai loro clienti e i profitti che guadagnano investendo.

I titoli energetici hanno subito un calo dello 0,7%, con le major petrolifere Woodside Energy e Santos che hanno perso rispettivamente lo 0,8% e lo 0,3%.

I titoli dell'oro hanno lottato per trovare una direzione e sono aumentati marginalmente dello 0,03%.

Newcrest Mining ha perso lo 0,4%, mentre Northern Star Resources ha aggiunto lo 0,5%.

I minatori, invece, sono avanzati dello 0,1%, con Rio Tinto e Fortescue Metals che hanno aggiunto oltre lo 0,3% ciascuno.

Separatamente, le azioni di Treasury Wine Estates sono balzate dello 0,6% dopo aver annunciato la chiusura della sua cantina commerciale, Karadoc, nel nord-ovest di Victoria, entro la metà del 2024.

Dall'altra parte del Mar di Tasman, l'indice neozelandese S&P/NZX 50 è in calo dello 0,2% a 7.263,7 punti. Il benchmark è destinato a registrare la prima sessione di perdite in sette.