Le azioni australiane sono salite martedì, aiutate dai guadagni dei titoli delle materie prime, mentre il governatore della banca centrale del Paese ha detto che ci sono segnali che indicano che l'inflazione potrebbe essere difficile da sopprimere.

L'indice S&P/ASX 200 è salito dello 0,2% a 7.068,2 alle 2340 GMT dopo un guadagno dello 0,4% lunedì, con la maggior parte dei settori in territorio positivo.

Il Governatore della Reserve Bank of Australia (RBA), Michele Bullock, ha dichiarato che l'economia nazionale si trova in una situazione "difficile", con un rallentamento dei consumi ma un'inflazione ancora elevata, e che la politica monetaria si trova su un sentiero stretto per bilanciare queste forze.

I verbali della riunione politica della RBA del 3 ottobre, pubblicati martedì, hanno mostrato che la banca centrale ha preso in considerazione l'aumento dei tassi, ma ha ritenuto che non ci fossero abbastanza informazioni nuove per giustificare una mossa, anche se saranno disponibili ulteriori informazioni per la riunione di novembre.

Il rapporto sulla disoccupazione di settembre, previsto per giovedì, dovrebbe svolgere un ruolo chiave nella decisione di politica monetaria della RBA il mese prossimo.

A Sydney, i titoli del settore energetico sono saliti dello 0,6% grazie all'aumento dei prezzi del petrolio in vista del viaggio del Presidente degli Stati Uniti Joe Biden in Medio Oriente.

Le azioni di Woodside Energy sono salite dello 0,5%, anche se il principale esploratore indipendente di petrolio e gas del Paese ha ristretto il suo range di previsioni di produzione e ha tagliato le sue previsioni di spesa in conto capitale per l'anno fiscale 2023, dopo aver registrato un fatturato del terzo trimestre inferiore alle attese.

I pesi massimi minerari sono saliti dello 0,2% dopo che i futures sul minerale di ferro di Dalian hanno esteso i guadagni di martedì, in quanto i commercianti sono rimasti ottimisti sulle prospettive di domanda a breve termine.

Le azioni del Gruppo BHP sono salite fino allo 0,6% anche dopo che il gigante minerario ha registrato un calo di quasi il 4% nella produzione di minerale di ferro del primo trimestre. La società ha anche annunciato la vendita di due miniere di carbone del Queensland a Whitehaven Coal.

Le azioni dell'oro hanno guadagnato lo 0,7%, in quanto il conflitto in Medio Oriente favorisce l'attrazione del metallo come bene rifugio.

I titoli tecnologici e finanziari sono scesi marginalmente.

In Nuova Zelanda, l'indice di riferimento S&P/NZX 50 è sceso dello 0,2 per cento a 11.195,4. (Relazione di Ayushman Ojha a Bengaluru; Redazione di Subhranshu Sahu)