Le azioni australiane sono scese mercoledì, seguendo il sell-off di Wall Street nella notte, con i titoli dell'oro che hanno subito il calo maggiore, dopo che le osservazioni da falco di un funzionario della Federal Reserve degli Stati Uniti hanno smorzato le speranze di un taglio dei tassi d'interesse.

L'indice S&P/ASX 200 è sceso dello 0,1% a 7.409,10 punti alle 2358 GMT. Il benchmark è sceso dell'1,1% martedì.

Il Governatore della Fed Christopher Waller ha affermato che, sebbene l'inflazione statunitense si stia avvicinando all'obiettivo del 2% della banca centrale, la Fed non dovrebbe affrettarsi a ridurre i tassi d'interesse fino a quando l'inflazione più bassa non sarà chiaramente sostenuta, facendo sì che i trader riducano le scommesse sul taglio dei tassi a marzo.

Gli investitori si occuperanno anche dei dati chiave sulla crescita economica del principale partner commerciale dell'Australia, la Cina, previsti nel corso della giornata.

Le azioni dell'oro sono scese fino al 5,7% e si sono avviate verso la loro peggiore giornata dalla fine di settembre del 2022.

I prezzi dell'oro sono diminuiti di oltre l'1%, dopo che il dollaro statunitense ha toccato un massimo di un mese, grazie all'indebolimento delle aspettative di taglio dei tassi.

Evolution Mining ha superato le perdite del sottoindice e della borsa. Il minatore d'oro ha perso fino al 16,8%, il suo maggior calo intraday da giugno 2022, dopo che la sua produzione d'oro trimestrale ha mancato le stime degli analisti.

Northern Star Resources è scesa del 3%, mentre le azioni di Newmont, quotate all'ASX, sono diminuite del 2,8%.

I pesi massimi minerari sono scesi per il terzo giorno consecutivo, con un calo dello 0,5% al livello più basso dal 6 dicembre.

I prezzi del minerale di ferro hanno registrato l'ottava flessione consecutiva, mentre la Cina, il principale consumatore, ha saltato l'atteso taglio dei tassi d'interesse.

I titoli energetici sono scesi dello 0,7%, in quanto i prezzi del petrolio sono stati messi sotto pressione da un dollaro più forte.

Woodside Energy è scesa dello 0,9%, mentre Santos ha perso lo 0,4%.

I titoli finanziari sensibili ai tassi hanno perso lo 0,1%, con il principale finanziatore Commonwealth Bank of Australia che ha perso lo 0,5%.

In controtendenza, le aziende tecnologiche sono aumentate dello 0,5%, mentre i titoli del settore sanitario sono saliti dello 0,1%.

L'indice di riferimento neozelandese S&P/NZX 50 è sceso dello 0,3% a 11.738,96.