Le azioni australiane hanno chiuso poco variate martedì, cedendo una parte sostanziale dei guadagni iniziali, in quanto gli investitori sono rimasti in allerta e la cautela ha prevalso in vista dei dati sull'inflazione delle principali economie.

L'indice S&P/ASX 200 ha chiuso piatto, in rialzo dello 0,03% a 7311,1 punti. Il benchmark è sceso dello 0,2% lunedì.

Gli investitori globali attendono con impazienza i dati sull'inflazione della Cina mercoledì e degli Stati Uniti giovedì, in attesa che le due maggiori economie mondiali forniscano una prospettiva aggiornata sulla salute dell'economia globale.

Gli investitori attendono i dati sui prezzi al consumo degli Stati Uniti per valutare la direzione della politica monetaria della Federal Reserve dopo le rinnovate preoccupazioni, innescate dal rapporto sull'occupazione di venerdì, che la banca centrale possa mantenere tassi più alti per un periodo prolungato.

I dati commerciali della Cina hanno mostrato che le importazioni si sono contratte del 12,4% a luglio, mancando le previsioni di un calo del 5%, mentre le esportazioni sono scese del 14,5%, rispetto ad un calo del 12,5% previsto dagli economisti.

"Una sessione deludente per l'ASX200, che ha perso una buona parte dei suoi guadagni iniziali a causa di una combinazione di dati economici negativi e di relazioni sui guadagni poco incoraggianti", ha dichiarato Tony Sycamore, analista di IG.

"Ad aumentare i venti contrari di oggi... (sono stati) i dati commerciali della Cina... Un colpo di avvertimento in vista della pubblicazione dei dati sull'inflazione cinese di domani", ha detto Sycamore.

A Sydney, James Hardie è emerso come il maggior guadagnatore del benchmark, con un rialzo del 14,2%, dopo che l'azienda con sede a Dublino ha previsto un utile del secondo trimestre superiore alle stime.

I titoli finanziari hanno chiuso in piano, cedendo la maggior parte dei guadagni iniziali. Due delle "quattro grandi" banche hanno chiuso in modesto rialzo, in vista della pubblicazione della relazione sugli utili dell'anno fiscale 2023 della Commonwealth Bank of Australia, prevista per mercoledì.

I minatori che dipendono dalle esportazioni sono scesi dello 0,6%, con i pesi massimi del settore BHP Group e Rio Tinto che hanno perso tra lo 0,4% e lo 0,6%.

Dall'altra parte del Mar di Tasman, l'indice di riferimento neozelandese S&P/NZX 50 ha chiuso in ribasso dello 0,5% a 11.868,8 punti. (Relazioni di Riya Sharma a Bengaluru; Redazione di Janane Venkatraman)