Le azioni australiane hanno interrotto una striscia vincente di tre giorni per scendere venerdì, trascinate al ribasso dai titoli finanziari e tecnologici, mentre i trader valutavano l'incertezza sui futuri tagli dei tassi d'interesse da parte della Federal Reserve statunitense.

L'indice S&P/ASX 200 era in calo di 0,6% punti a 7.043, alle 2359 GMT, dopo aver chiuso in rialzo dello 0,7% giovedì. Il benchmark è salito del 4,5% il mese scorso.

I funzionari della Fed statunitense hanno finora fornito messaggi contrastanti sulla politica monetaria, con pochi che si chiedono se i tassi siano stati sufficientemente limitati per ripristinare la stabilità dei prezzi.

Nella borsa nazionale, i titoli finanziari sensibili ai tassi sono scesi dello 0,7%, e le banche "Big Four" sono scivolate tra lo 0,4% e lo 0,6%.

Il sottoindice, tuttavia, era destinato a chiudere la settimana in rialzo, grazie all'ottimismo sulla riduzione dei tassi di interesse da parte delle banche centrali nazionali e statunitensi, in seguito all'attenuazione delle pressioni inflazionistiche.

I titoli della tecnologia dell'informazione sono stati i più colpiti, con un crollo di quasi il 2%, segnando la maggiore perdita intraday dal 9 novembre.

La major del settore Xero è scesa del 3% e Wisetech Global ha perso l'1,7%.

Anche i titoli del settore energetico sono scesi, con Origin Energy che ha perso lo 0,6%.

Origin ha dichiarato che la sua nave LNG, che aveva perso energia martedì ed era bloccata presso l'impianto Australia Pacific LNG (APLNG), è partita.

I pesi massimi di Woodside Energy sono crollati dell'1%, mentre Santos ha registrato un calo dello 0,7%.

Le azioni di aziende sanitarie, immobiliari e dell'oro sono scese tra lo 0,2% e lo 0,6%.

Separatamente, Coles Group è sceso di quasi l'1%, anche se il regolatore della concorrenza australiano ha dato il consenso alla proposta di acquisizione di due stabilimenti di lavorazione del latte da parte del rivenditore al dettaglio Saputo.

Dall'altra parte del mare di Tasman, l'indice di riferimento neozelandese S&P/NZX 50 era piatto a 11.343,5, ma sulla buona strada per chiudere in rialzo per la quinta settimana consecutiva, se i guadagni si mantengono.

Il vice governatore della banca centrale venerdì ha avvertito che l'inflazione di base persistentemente elevata "lascia poco spazio agli errori" nella politica monetaria.