Le azioni australiane sono salite martedì, guidate dai guadagni dei minerari e dei finanziari, mentre James Hardie Industries è balzata di oltre il 16% dopo aver previsto un utile del secondo trimestre superiore alle stime.

L'indice S&P/ASX 200 è salito dello 0,4% a 7.549,5 alle 0017 GMT, con gli investitori in attesa di dati chiave dalla Cina e dagli Stati Uniti che potrebbero mettere alla prova la ripresa del mercato azionario quest'anno. L'indice di riferimento è sceso dello 0,2% lunedì.

I mercati attendono con impazienza i dati sui prezzi al consumo degli Stati Uniti, previsti per giovedì, per valutare il percorso di politica monetaria della Federal Reserve, dopo che il rapporto sull'occupazione di venerdì ha riacceso i timori che la banca centrale possa mantenere i tassi più alti più a lungo.

Il Governatore della Fed Michelle Bowman ha dichiarato lunedì che probabilmente saranno necessari ulteriori rialzi dei tassi per abbassare l'inflazione al target del 2% della banca centrale.

Nel frattempo, la Cina rilascerà i dati sull'inflazione di luglio mercoledì, con i trader alla ricerca di ulteriori segnali di deflazione.

A Sydney, James Hardie è emerso come il maggior guadagnatore del benchmark, con un aumento del 16,4% nella sua più grande salita intraday in oltre tre anni.

I titoli finanziari sono avanzati dello 0,5%, con le "quattro grandi" banche che hanno guadagnato tra lo 0,7% e l'1%.

I minatori che dipendono dalle esportazioni sono saliti dello 0,3%, con i pesi massimi del settore BHP Group, Rio Tinto e Fortescue in territorio positivo.

I titoli tecnologici hanno seguito l'aumento di Wall Street e sono saliti dello 0,7%.

I titoli dell'oro sono scesi dello 0,3% dopo che i prezzi dell'oro hanno chiuso al ribasso durante la notte. I giganti del settore Newcrest Mining e Northern Star Resources sono scesi rispettivamente dello 0,1% e dell'1,1%.

L'indice di riferimento neozelandese S&P/NZX 50 ha registrato un calo dello 0,03% a 11.929,55.