Le azioni australiane sono scese martedì, poiché le perdite nel settore dell'energia hanno messo in ombra i guadagni della tecnologia e dell'oro, a causa dei deludenti guadagni dei pesi massimi BHP Group e Coles, mentre gli investitori cauti hanno atteso ulteriori indicazioni sui tassi di interesse dagli Stati Uniti.

L'indice S&P/ASX 200 è sceso di quasi lo 0,2% a 7.104 alle 0045 GMT. Il benchmark ha chiuso in ribasso dello 0,5% lunedì.

A livello globale, gli operatori di mercato attendono la dichiarazione del Presidente della Federal Reserve Jerome Powell al Simposio di Jackson Hole nel Wyoming, dove si prevede che affronterà il tema dell'aumento dei rendimenti del Tesoro americano sulla scia dei dati economici positivi.

A Sydney, l'indice energetico ha guidato i ribassi del benchmark, con il peso massimo Woodside Energy in calo di quasi il 2% dopo che il principale produttore di gas indipendente australiano ha mancato le stime del consenso per i suoi risultati semestrali.

Il suo collega Santos è scivolato dello 0,8%.

L'indice minerario è sceso di circa lo 0,2%, con BHP Group in calo di circa il 2% dopo che il minatore globale ha riportato il suo profitto più basso degli ultimi 3 anni.

Coles è stato uno dei principali perdenti dell'indice di riferimento ASX 200, dopo che il gigante della vendita al dettaglio ha mancato le stime del mercato per i suoi risultati dell'intero anno, facendo scendere le sue azioni fino al 6,7% e avviandosi alla peggiore giornata dal 31 marzo 2020.

D'altro canto, l'indice tecnologico ha registrato la sua giornata migliore da novembre, salendo fino al 4,3%, con il fornitore di software di contabilità Xero Ltd che ha guadagnato circa il 2%.

Anche l'indice dell'oro ha sostenuto il benchmark, salendo di circa l'1,7%, con le major del settore Newcrest Mining e Northern Star Resources che hanno guadagnato rispettivamente lo 0,9% e il 2,2%.

L'indice di riferimento neozelandese S&P/NZX 50 è sceso dello 0,2% a 11.433,29.