Le azioni australiane sono salite venerdì, ma sono state pronte per la loro peggiore settimana dalla fine di ottobre, mentre prevaleva la cautela in vista di un rapporto chiave sull'inflazione interna che potrebbe fornire indizi sulle prossime mosse della banca centrale.

L'indice S&P/ASX 200 è salito dello 0,1% a 7.503,70 alle 0018 GMT. Il benchmark è sceso dell'1,1% questa settimana dopo cinque guadagni settimanali consecutivi.

Il rapporto mensile sull'inflazione del Paese per il mese di novembre, previsto per la prossima settimana, sarà un indicatore chiave per i partecipanti al mercato per valutare le decisioni di politica monetaria della Reserve Bank of Australia (RBA) per l'anno a venire.

È probabile che la RBA inizi ad allentare la sua politica monetaria già a maggio o giugno, anche se la banca centrale ha un orientamento di restringimento nominale.

A livello globale, gli operatori di mercato hanno mitigato le loro aspettative di tagli multipli dei tassi d'interesse da parte della Federal Reserve statunitense quest'anno.

A Sydney, le banche hanno guidato i guadagni di venerdì, salendo dello 0,5%. Tuttavia, erano destinate al primo calo settimanale da metà novembre.

Il principale prestatore Commonwealth Bank of Australia è salito dello 0,7% venerdì, mentre Westpac ha registrato un aumento dello 0,1%.

I titoli dell'oro hanno guadagnato lo 0,8% dopo quattro sessioni consecutive di ribassi, grazie alla ripresa dei prezzi dell'oro nella notte.

Northern Star Resources ed Evolution Mining sono salite rispettivamente dello 0,9% e dello 0,8%.

Le aziende tecnologiche sono scese per la terza sessione consecutiva, con un calo dell'1,3%, e si sono avviate alla peggiore settimana dalla metà di ottobre.

Il principale settore Xero è sceso dell'1,1% venerdì, mentre WiseTech Global ha perso l'1,6%.

L'indice neozelandese S&P/NZX 50 è sceso dello 0,1% a 11.747,52 e ha registrato il primo calo settimanale in oltre due mesi. (Relazione di Aaditya Govind Rao a Bengaluru; Redazione di Subhranshu Sahu)