Le azioni australiane sono salite ai massimi di sette settimane martedì, con i titoli delle materie prime in testa, mentre i trader attendevano i verbali della riunione politica di giugno della banca centrale locale per avere maggiori informazioni sul percorso dei tassi di interesse.

L'indice S&P/ASX 200 è salito dello 0,2% a 7.312,5 alle 0046 GMT, grazie ad un ampio acquisto, estendendo i guadagni per il settimo giorno. Il volume degli scambi, tuttavia, è stato scarso, in quanto i mercati statunitensi sono rimasti chiusi lunedì per una festività.

Gli investitori locali attendono ora la pubblicazione dei verbali della Reserve Bank of Australia nel corso della giornata globale, per vedere se la banca centrale continuerà il suo percorso di rialzo dei tassi.

A Sydney, i titoli delle materie prime hanno guidato i guadagni. I minatori sono quelli che sono saliti di più, con un guadagno dello 0,6%. Rio Tinto, Fortescue Metals Group e BHP Group sono avanzati tra lo 0,4% e lo 0,6%.

I titoli energetici sono saliti dello 0,9%, con Santos in rialzo dello 0,7% circa.

Le banche, che rappresentano un terzo del benchmark, hanno guadagnato lo 0,2%, mentre i titoli tecnologici sono rimasti fermi.

Nelle notizie aziendali, Woodside Energy ha dichiarato di aver approvato lo sviluppo del progetto petrolifero ultra-profondo Trion da 7,2 miliardi di dollari nel Golfo del Messico. Le sue azioni sono salite dello 0,6%.

Le azioni di Lithium Energy hanno registrato un'impennata del 9% dopo che la società ha firmato un accordo con Xi'an Lanshen New Material Technology per la costruzione di un impianto di litio per batterie in Argentina.

Il minatore di litio Lake Resources è stato il principale perdente del benchmark, un giorno dopo aver annunciato un ritardo di tre anni nella produzione del suo progetto Kachi in Argentina e aver più che raddoppiato la stima dei costi. Le sue azioni sono crollate del 21% ai minimi di due anni.

L'indice di riferimento neozelandese S&P/NZX 50 è salito dello 0,2% a 11.779,3.