ROMA (MF-NW)--Nonostante le reiterate dichiarazioni di leadership climatica, le sette principali società di leasing europee non stanno accelerando la transizione verso l'elettrificazione del trasporto stradale.

Lo rileva un nuovo rapporto di Transport & Environment (T&E) secondo cui Leasys, controllata di Stellantis, è maglia nera in Italia con il 2,3% di BEV. Utilizzando sette indicatori per valutare il loro impegno nella decarbonizzazione, nessuna delle società oggetto dello studio - Volkswagen Financial Services, Mobilize Financial Services, ALD I Leaseplan, Arval, Leasys, Alphabet e Athlon - mostra performance sufficienti, si legge in una nota.

Analizzando più specificamente l'Italia, la "maglia nera" va a Leasys, che prima della fusione di altri due colossi (ALD e Leaseplan, avvenuta nel 2023) era in Italia il più grande player del settore. La società di proprietà di Stellantis e Credit Agricole - in base ai dati accessibili - registra una quota di auto elettriche (BEV) immatricolate nel 2022 del solo 2,3%, ben al di sotto della pur modesta quota del mercato generale italiano (3,8%).

In Italia, oltre alla performance negativa di Leasys, vi è da registrare lo scarso tasso di elettrificazione anche di Athlon (2,8%), società del gruppo Mercedes-Benz Group, che pubblicamente dichiara di voler superare la quota di elettrico del mercato nazionale (e manca di farlo); e la quota di BEV ancor più bassa (2,5%) del gruppo BMW Alphabet, autodefinitosi "pioniere della e-mobility" eppure lontano da ogni primato.

Le sette società di leasing analizzate nel rapporto controllano una flotta stimata in 9,3 milioni di auto nell'Ue e rappresentano, nel 2022, quasi un terzo di tutte le immatricolazioni di auto nuove (30%). Alle sole nuove immatricolazioni del leasing operativo italiano, lo scorso anno, sono da associare 1 milione di tonnellate di CO2 emessa (sulle 2,7 totali del nuovo immatricolato complessivo).

"Le grandi aziende del leasing, di fronte all'emergenza climatica, appaiono oggi come parte del problema e non della soluzione", dichiarano congiuntamente Transport & Environment, Kyoto Club, Greenpeace Italia, Cittadini per l'Aria, WWF, "nonostante il loro marketing promuova l'immagine di aziende "verdi", in Italia il settore del leasing mostra tassi di elettrificazione modestissimi, meno del 4%, in linea con l'andamento complessivo di un mercato nazionale tra i peggiori in Europa e assai lontano dalla traiettoria di decarbonizzazione dell'Unione. Eppure queste aziende rappresentano quasi un terzo delle nuove auto che ogni anno fanno ingresso sulle strade europee. Devono essere all'altezza delle loro responsabilità, che sono enormi, e prendere impegni solidi e credibili per ridurre le emissioni".

Al contrario delle case automobilistiche europee, che nella maggior parte dei casi hanno obiettivi di elettrificazione del 100% delle loro flotte già al 2030, a oggi nessuna società di leasing si è impegnata a eliminare completamente le auto a combustibile fossile. Solo ALD I Leaseplan ha piani chiari e pubblici di adozione di BEV; mentre le altre società di leasing hanno obiettivi deboli o spesso semplicemente assenti. Inoltre l'accessibilità ai dati relativi alle flotte del leasing è spesso parziale e insufficiente: le società non pubblicano dati sulle immatricolazioni e sulle tipologie di veicoli noleggiati nell'Ue, rendendo difficile verificare i progressi in materia di elettromobilità. T&E ha contattato tutte le sette società di leasing per ottenere dati sulle loro flotte auto.

L'analisi classifica le aziende anche in base alle emissioni di CO2, alla quota di ibridi plug-in (PHEV) e alla quota di auto di grandi dimensioni. Secondo T&E, sulla maggior parte di questi parametri i giganti del leasing non sono riusciti a dimostrare una leadership verde.

com/gug


(END) Dow Jones Newswires

October 18, 2023 06:51 ET (10:51 GMT)