ROMA (MF-DJ)--Per le imprese italiane diventa sempre più difficile e soprattutto più costoso accedere a un finanziamento. Dunque è ancora più importante che sappiano intercettare tutte le possibilità offerte da programmi che sfruttano le sinergie fra il sistema bancario e gli aiuti pubblici. Tra questi spicca il Fondo Rotativo Imprese (Fri), con i suoi 8 miliardi di euro totali a disposizione, di cui 4 miliardi già mobilitati da Cdp a favore di 2.600 imprese.

Il Fri, scrive MF-Milano Finanza, pragmaticamente consiste in interventi promossi dai ministeri di competenza e finalizzati alla concessione di contributi pubblici a fondo perduto, accompagnati poi da finanziamenti agevolati concessi da Cassa Depositi e Prestiti in affiancamento a finanziamenti di pari importo e durata concessi dal sistema bancario a condizioni di mercato. L'iniziativa Fri di più recente attivazione nonché quella con più risorse a disposizione è quella dedicata al settore del turismo: un riconoscimento all'importanza del comparto che vale quasi il 14% del pil nazionale e che è stato il protagonista della ripresa economica post-pandemica. Nello specifico le risorse pensate per il settore turistico sfiorano i 1,4 miliardi di euro. Il ministero del Turismo, presieduto da Daniela Santanchè, stanzia 180 milioni di euro sotto forma di contributi a fondo perduto per l'intervallo temporale 2021-25 (40 milioni per il biennio 2022-23 e 50 milioni per il 2024-25), attingendo alle risorse del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).

La tutela pubblica può però arrivare coprire al massimo il 35% delle spese effettuate dagli operatori turistici, lasciando alla cooperazione tra Cdp e le banche la responsabilità di tutelare la quota maggioritaria degli investimenti ammissibili. Si parla concretamente di finanziamenti concessi da Cassa a valere sul Fri per un importo complessivo fino a 600 milioni, in affiancamento a prestiti di pari importo e durata (fino a 15 anni) erogati dal settore bancario a condizioni di mercato. A gestire gli incentivi sarà Invitalia, con la collaborazione delle banche e di Cassa depositi e prestiti, e infatti la domanda va presentata attraverso la piattaforma dell'Agenzia. La finestra temporale per aderire è di appena un mese: si è aperta da appena qualche giorno (20 marzo scorso) e si chiuderà il 20 aprile 2023. Dal canto loro le strutture ricettive possono chiedere supporto per investimenti di importo tra 500mila e 10 milioni di euro e che servano a, per esempio, migliorare l'efficienza energetica e riqualificare in senso antisismico delle infrastrutture, come per digitalizzare la propria offerta.

alu

fine

MF-DJ NEWS

2409:08 mar 2023


(END) Dow Jones Newswires

March 24, 2023 04:09 ET (08:09 GMT)