ZURIGO (awp/ats) - Gli analisti finanziari si confermano pessimisti riguardo al futuro dell'economia svizzera, ma mostrano maggiore ottimismo in relazione all'andamento dei mercati finanziari.

Sono queste, in estrema sintesi, le indicazioni che emergono dall'indice sulle prospettive economiche calcolato da Credit Suisse (CS) e da CFA Society Switzerland sulla base di un sondaggio fra gli esperti. L'indicatore principale si è attestato in gennaio a -40,0 punti, si evince dalle informazioni diffuse oggi. Rispetto al mese prima il dato è lievemente migliorato (+2,8 punti), ma rimangono molto più numerosi gli specialisti che si aspettano un peggioramento della congiuntura, rispetto a quelli che puntano sull'evoluzione opposta.

Scendendo nei dettagli, il 53,3% degli interrogati pronostica un peggioramento della situazione congiunturale nei prossimi sei mesi, il 13,3% un miglioramento, mentre il 33,3% è convinto che non vi saranno cambiamenti (valori che determinano poi l'indice complessivo: 13,3 meno 53,3 = -40,0). Rispetto a dicembre sono diminuiti sia i pessimisti (-3,8 punti), sia gli ottimisti (-1,0 punti), mentre sono aumentati coloro che puntano sullo status quo (+4,7 punti).

La sfiducia per il futuro elvetico si accompagna a un'analisi ugualmente fosca per l'Eurozona (-40,0 punti) e gli Stati Uniti (-43,4%), mentre per la Cina le prospettive appaiono in miglioramento (+44,8 punti).

Secondo gli esperti di CS il quadro non è comunque solo negativo nemmeno in Svizzera. Migliorato, nel confronto mensile, è per esempio il giudizio sulla situazione congiunturale attuale elvetica, con un indice (positivo, va rimarcato) a +26,7 punti (+12,4 punti).

Anche sul fronte del rincaro i segnali sono interessanti. L'inflazione in Svizzera è vista in aumento dal 16,7% del campione, mentre il 66,7% si aspetta un calo e il 16,7% stabilità. I tassi d'interesse sono attesi in crescita nel corto termine (80,0%) e anche sul lungo periodo il 53,3% ipotizza una progressione: meno consistente è la quota di chi non scorge mutamenti (33,3%) e una minoranza del 13,3% mette in conto una contrazione.

Il 53,3% degli interrogati (+12,6 punti rispetto a dicembre) prevede inoltre una progressione dell'indice di borsa elvetico SMI nei prossimi sei mesi, il 13,3% punta su valori stabili e il 33,3% su una flessione. Sul fronte valutario, il 46,7% ritiene che non vi saranno cambiamenti nel corso euro/franco, il 26,7% si aspetta un indebolimento del franco e un analogo 26,7% un rafforzamento. Riguardo alla disoccupazione il 44,8% vede una crescita dei senza lavoro, il 51,7% una stagnazione e il 3,4% un calo.

Al sondaggio, effettuato fra il 12 e il 19 gennaio, hanno partecipato 30 analisti.