ZURIGO (awp/ats) - Apertura in rialzo per la borsa svizzera nella seduta di metà settimana: alle 09.05 l'indice dei valori guida SMI segnava 11'317,25 punti, in progressione dello 0,74% rispetto a ieri.

Il mercato si ispira alla chiusura positiva di Wall Street (Dow Jones +0,78% a 34'156,69 punti, Nasdaq +1,90% a 12'113,79 punti), ma guarda anche alle piazze asiatiche, con Tokyo in ribasso (Nikkei -0,29% a 27'606,46 punti).

Ieri il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha detto che il processo di disinflazione è cominciato, anche se "si trova alle fasi iniziali e la strada è ancora lunga": saranno quindi necessari ulteriori aumenti dei tassi. Gli osservatori hanno comunque sottolineato il fatto che il discorso del 70enne è stato meno da "falco" di quanto si potesse temere, dopo gli ottimi dati sul mercato del lavoro americano pubblicati venerdì.

Gli investitori tirano quindi un mezzo sospiro di sollievo sul fronte della politica monetaria, ma rimangono sul chi vive, considerate le incertezze congiunturali globali. Sempre più in primo piano stanno inoltre tornando le tensioni geopolitiche, che trovano linfa nel braccio di ferro fra Stati Uniti e Cina.

In Svizzera la stagione dei risultati aziendali segna un certo rallentamento, in attesa di conosce domani i dati di Credit Suisse (+0,68%) e di Swisscom (+0,37). Fra gli altri valori SMI il più ispirato è Partners Group (+2,29%), mentre il meno convincente appare Logitec (+0,62%). Un certo movimento è in atto nel mercato allargato: va in particolare segnalata Vontobel (dato non ancora disponibile), che potrebbe soffrire per il netto calo del risultato e per i deflussi di denaro dei clienti. Kühne+Nagel (+1,25%) beneficia per contro di una raccomandazione di Bernstein.