ZURIGO (awp/ats) - Ennesima apertura in ribasso per la borsa svizzera, che affronta l'ultima seduta di una settimana tutta negativa: alle 09.10 l'indice dei valori guida SMI segnava 10'838,72 punti, in flessione dell'1,01% rispetto a ieri.

Il mercato prende atto della chiusura nettamente in rosso di Wall Street (Dow Jones -1,66% a 32'254,86 punti, Nasdaq -2,05% a 11,338,35 punti) e guarda anche alle debolezza delle piazze asiatiche, a partire da Tokyo (Nikkei -1,67% a 28'143,97 punti).

I mercati sono spaventati dalle difficoltà che sta vivendo Silicon Valley Bank (SVB), una banca californiana vicina al settore tecnologico. I timori sono rafforzati dalla messa in liquidazione di un altro istituto, Silvergate Bank, società legata alle criptovalute.

In primo piano rimane anche la politica monetaria e in particolare l'attesa per le prossime mosse della Federal Reserve, dopo che il presidente Jerome Powell ha ventilato aumenti dei tassi più incisivi di quanto finora ipotizzato. Molto dipenderà dallo stato dell'economia e in particolare dal mercato del lavoro: vi è quindi parecchio nervosismo in attesa di conoscere i dati sulla disoccupazione americana in febbraio, che saranno diffusi nel pomeriggio.

Per quanto riguarda i titoli svizzeri le turbolenze in atto sul mercato bancario statunitense mettono sotto pressione Credit Suisse (-4,99%), che ha segnato un nuovo minimo a 2,46 franchi, e UBS (-4,08%). Fra gli altri valori SMI il più ispirato è Nestlé (+0,54%), mentre il meno convincente appare Sika (-2,48%). Nel mercato allargato Mikron (+0,44%) e U-blox (dato non ancora disponibile) hanno informato sull'andamento degli affari, mentre Bachem (-7,51%) soffre per un aumento di capitale.