ZURIGO (awp/ats) - Seduta moderatamente positiva per la borsa svizzera: l'indice dei valori guida SMI ha chiuso a 11'026,22 punti, in progressione dello 0,24% rispetto a ieri, mentre il listino allargato SPI ha guadagnato lo 0,14% a 14'123,71 punti.

Dopo un inizio titubante il mercato è riuscito a ritrovare una certa fiducia, soprattutto dopo che dagli Usa è giunto il dato sui prezzi alla produzione in ottobre, risultato inferiore alle aspettative, come già era accaduto la settimana scorsa per l'inflazione. Certo il rincaro è ancora elevato, ma il rallentamento della crescita dei prezzi induce gli investitori a sperare in una politica di rialzo dei tassi d'interesse meno aggressiva da parte della Federal Reserve.

Le piazze finanziarie sono state sostenute anche dai segnali di distensione fra Stati Uniti e Cina che sono emersi al vertice del G20. Il mercato elvetico è così riuscito a risalire al di sopra della soglia psicologica degli 11'000 punti SMI. Gli operatori rimangono peraltro orientati alla cautela, perché i fattori di incertezza - in primis crisi energetica, confinamenti in Cina e guerra in Ucraina - rimangono ancora numerosi.

In Svizzera i riflettori erano puntati su Credit Suisse (-0,14% a 4,28 franchi), che nell'ambito della sua riorganizzazione ha annunciato la cessione alla società americana Apollo di attivi cartolarizzati per decine di miliardi di dollari. Più ispirato è apparso l'altro bancario, UBS (+0,98% a 17,50 franchi).

Sorvegliata speciale era pure Roche (+0,67% a 314,75 franchi), dopo la perdita del 4% subita ieri in seguito alla pubblicazione di uno studio sfavorevole su un preparato contro l'Alzheimer. Non molto lontano ha chiuso Novartis (+1,09% a 79,66 franchi), mentre più staccato è apparso il terzo peso massimo difensivo, Nestlé (-0,30% a 107,76 franchi).

Un certo dinamismo è stato palesato da Lonza (+1,45% a 516,00 franchi) e interesse ha suscitato anche l'andamento di Alcon (-0,39% a 60,62 franchi), che renderà noti in tarda serata i risultati trimestrali. Richemont (-0,21% a 116,70 franchi) ha sofferto per i deboli dati congiunturali pubblicati in Cina, un fattore che - nel mercato allargato - ha avuto influsso anche su Swatch (-2,39% a 252,90 franchi) e su Schindler (-0,89% a 178,20 franchi). Zur Rose (-12,90% a 29,70 franchi) ha sofferto per un abbassamento di obiettivo di corso operato da Deutsche Bank, mentre Medacta (+0,98% a 103,20 franchi) ha annunciato di aver archiviato una vertenza sui brevetti negli Usa.