ZURIGO (awp/ats) - La borsa svizzera archivia la seconda settimana di gennaio con una seduta tutta in rialzo: l'indice dei valori guida SMI ha chiuso a 11'226,40 punti, in progressione dello 0,65% rispetto a ieri.

Il mercato ha trovato un rimbalzo, dopo la giornata negativa di ieri sulla scia dell'inflazione americana risultata in crescita oltre alle attese in dicembre. Gli esperti stanno spostando le loro aspettative riguardo ai previsti tagli dei tassi d'interesse da parte della Federal Reserve: il primo intervento è ora atteso in maggio, e non più in marzo come in precedenza.

Vi sono però anche segnali di raffreddamento della congiuntura statunitense e di un atterraggio morbido dell'economia, elementi visti con favore dagli investitori. L'atmosfera generale appare cautamente favorevole: nello spazio di sette giorni l'SMI ha guadagnato lo 0,4%, mentre dall'inizio dell'anno la performance è del +0,8%.

Sul fronte interno sotto i riflettori si è trovata Partners Group (-0,57% a 1140,00 franchi), che ha visto aumentare i patrimoni amministrati nel 2023, ma non quanto si aspettassero gli analisti. Nello stesso comparto finanziario solida si è mostrata UBS (+1,16% a 25,31 franchi).

Richemont (-0,18% a 110,25 franchi) ha sofferto per il momento difficile che stanno vivendo i valori del lusso in tutta Europa. Acquisti sono invece stati segnalati sui titoli particolarmente dipendenti dai cicli economici quali ABB (+0,94% a 36,62 franchi), Holcim (+1,28% a 65,08 franchi), Kühne+Nagel (+0,91% a 298,30 franchi) e Sika (+0,42% a 241,30 franchi).

Hanno trainato il listino Nestlé (+1,10% a 97,74 franchi), che ha annunciato investimento in Vietnam, e Roche (+0,76% a 252,50 franchi), mentre un po' meno dinamico è apparso il terzo peso massimo difensivo, Novartis (+0,12% a 91,43 franchi), che stando a notizie di stampa avrebbe rinunciato all'acquisizione della società biotecnologica americana Cytokinetics, un'operazione che sarebbe potuta costare 10 miliardi di dollari.

Nel mercato allargato AMS Osram (+5,04% a 2,05 franchi) ha approfittato di un giudizio di Bernstein, mentre SGS (+2,09% a 73,40 franchi) è stata favorita da un cambiamento di raccomandazione operato da Morgan Stanley.