ZURIGO (awp/ats) - La borsa svizzera torna a chiudere in rialzo, dopo tre sedute negative consecutive: l'indice dei valori guida SMI ha chiuso a 11'349,39 punti, in progressione dell'1,44% rispetto a ieri, mentre il listino allargato SPI ha guadagnato l'1,25% a 14'649,22 punti.

Il mercato ha trovato un rimbalzo, riuscendo in extremis persino ad archiviare un'altra settimana positiva: nessuna è risultata finora negativa nel 2023. A un certo punto sembrava però che l'umore generale stesse peggiorando, dopo gli ultimi dati sul lavoro negli Usa: in gennaio sono stati creati molti più impieghi del previsto e la disoccupazione è ulteriormente calata (al 3,4%, ai minimi dal 1969). Questo fa di per sé temere che la Federal Reserve prosegua in una rigorosa politica di strette monetarie per far fronte all'inflazione. A rasserenare gli animi è stato però il dato sulla progressione dei salari, risultato inferiore alla previsioni.

Sulla piazza elvetica hanno svolto un'importante funzione di traino i pesi massimi Roche (+3,10% a 282,35 franchi), Novartis (+1,64% a 79,54 franchi) e Nestlé (+1,78% a 111,78 franchi): in particolare su Roche sono stati segnalati massicci acquisti provenienti dagli Stati Uniti.

È intanto proseguito il buon momento dei tecnologici quali Logitech (+3,17% a 56,58 franchi) e anche fra i valori più ciclici c'è chi, alla stregua di ABB (+2,57% a 31,88 franchi), è riuscito a mettersi in mostra. Novità inattese sono giunte da Swisscom (+0,33% a 541,60 franchi), che per un errore ha visto pubblicati sul suo sito internet alcuni dati finanziari ancora provvisori. Nel comparto bancario UBS (+1,46% a 20,14 franchi) è stata preferita a Credit Suisse (-1,07% a 3,32 franchi), ma non solo: è tornata a veleggiare sopra i 20 franchi per la prima volta dal 2015.

Chi voleva assistere a fuochi d'artificio si è però spostato sul mercato allargato, dove la notizia del giorno era l'acquisizione da parte di Migros delle attività elvetiche di Zur Rose (+30,38% a 50,85 franchi): un'operazione che permette alla farmacia online di togliersi i debiti e di diventare meno interessante per chi agisce con le vendite allo scoperto. In apertura il titolo è salito addirittura sino a 75 franchi.

Kühne+Nagel (-1,54% a 237,30 franchi) ha invece sofferto per un cambiamento di raccomandazione operato dalla banca d'investimento Stifel. Non va inoltre dimenticato che hanno informato sull'andamento degli affari Medacta (+3,94% a 105,60 franchi) e One Swiss Bank (+13,14% a 1,55 franchi).