ZURIGO (awp/ats) - La borsa svizzera avvia la nuova settimana con una seduta in ribasso: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 11'147,25 punti, in flessione dello 0,38% rispetto a ieri, mentre il listino allargato SPI ha perso lo 0,48% a 14'366,97 punti.

Sul fronte congiunturale in Cina il governo ha presentato i nuovi obiettivi di crescita, con una progressione del prodotto interno lordo che dovrebbe situarsi intorno al 5% nel 2023. Una prospettiva che ha generato una certa delusione: vi era chi sperava in ritmi di espansione più incisivi, dopo la riapertura post-Covid.

A tenere banco sui mercati al momento è però soprattutto ancora una volta la politica monetaria: domani e dopodomani il presidente della Federal Reserve Jerome Powell avrà delle audizioni davanti al parlamento americano. C'è da scommettere che le sue parole saranno seguite con estrema attenzione dagli investitori un po' in tutto il mondo.

Sul fronte interno hanno frenato sensibilmente il listino i pesi massimi difensivi Nestlé (-2,38% a 105,00 franchi), Roche (-1,15% a 270,70 franchi) e Novartis (-0,16% a 79,22 franchi). È tornata a far parlare di sé Credit Suisse (-1,01% a 2,76 franchi), che stando al Financial Times ha perso un importante azionista, Harris Associates. Più ispirate, nello stesso comparto finanziario, sono apparse UBS (+0,29% a 20,74 franchi) e soprattutto Swiss Life (+2,55% a 602,20 franchi), con quest'ultima società che è stata favorita da un giudizio di Barclays. Una raccomandazione di HSBC ha invece sostenuto Richemont (+2,24% a 148,45 franchi).

Nel mercato allargato numerose imprese hanno informato sull'andamento degli affari: vanno perlomeno citate Helvetia (+4,46% a 126,50 franchi), Aryzta (+2,84% a 1,38 franchi) e Belimo (-8,92% a 449,00 franchi). SIG (+0,70% a 23,08 franchi) ha beneficiato di un commento di Goldman Sachs.