ZURIGO (awp/ats) - La borsa svizzera chiude in ribasso una seduta a lungo poco movimentata: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 10'979,77 punti, in flessione dello 0,53% rispetto a ieri e di nuovo sotto la soglia tecnica degli 11'000 punti.

Il mercato ha avviato le contrattazioni in modo positivo, per poi oscillare sempre non molto lontano dalla parità e virare in negativo dopo la pubblicazione del dato sull'inflazione negli Stati Uniti, che in settembre si è attestata al 3,7%, come in agosto, mentre era atteso un pur minimo rallentamento. Questo fa temere ulteriori rialzi dei tassi d'interesse da parte della Federal Reserve.

In generale però l'atmosfera sulle piazze finanziarie viene al momento descritta come tendenzialmente non sfavorevole: il che potrebbe anche stupire, considerato che la rinnovata tensione in Medio Oriente rappresenta un fattore di incertezza che dovrebbe invogliare alla cautela. Gli investitori però guardano al momento soprattutto ai rendimenti obbligazionari: "se quelli scendono, le azioni quindi salgono, la borsa può essere una faccenda semplice", ha commentato un operatore.

Sul mercato elvetico Givaudan (+0,62% a 2910,00 franchi) ha aperto la stagione dei risultati aziendali, perlomeno fra le blue chip: il titolo si è mosso in modo volatile, riflettendo un bilancio intermedio caratterizzato da luci e da ombre, ma ha saputo chiudere in rialzo.

Bene orientati si sono rivelati i valori spiccatamente sensibili alla congiuntura quali ABB (+0,15% a 33,43 franchi), Holcim (+0,41% a 58,28 franchi), Kühne+Nagel (+1,11% a 264,70 franchi) e Sika (+0,13% a 234,90 franchi). Acquisiti sono stati segnalati anche su Logitech (+2,06% a 65,44 franchi), mentre un freno al listino è giunto dai pesi massimi Nestlé (-1,65% a 103,42 franchi), Novartis (-0,70% a 89,05 franchi) e Roche (-0,53% a 252,70 franchi). Poco ispirata si è mostrata anche UBS (-0,44% a 22,59 franchi).

Nel mercato allargato hanno informato sull'andamento degli affari VAT (+3,70% a 347,20 franchi) e Bossard (+1,96% a 187,40 franchi). Helvetia (-5,89% a 121,50 franchi) ha sofferto per un giudizio di Berenberg, mentre ancora una volta in sensibile progressione è apparsa Sandoz (+3,11% a 26,56 franchi).