ZURIGO (awp/ats) - La borsa svizzera chiude in ribasso, per la prima volta questa settimana: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 11'720,70 punti, in flessione dello 0,59% rispetto a ieri.

Dopo sei sedute consecutive in rialzo il mercato ha voluto tirare il fiato: stando agli operatori l'ottimismo continua a farla da padrone, ma al momento mancano decisamente gli stimoli in grado di dare ulteriore dinamismo ai corsi.

La giornata è subito partita in tono minore ed è poi andata ulteriormente peggiorando quando dagli Stati Uniti sono arrivati i dati sui prezzi alla produzione e sulle richieste di sussidio disoccupazione: entrambi i parametri sono stati interpretati come poco favorevoli ad accelerare il ritmo dei tagli dei tassi d'interesse da parte della Federal Reserve.

In Svizzera al centro dell'attenzione figurava Swiss Life (-5,32% a 630,60 franchi), che ha presentato cifre 2023 inferiori alle previsioni. Nello stesso comparto finanziario si sono difese meglio UBS (-0,07% a 27,81 franchi), che ha anche segnato un nuovo massimo pluriennale sopra i 28 franchi, e soprattutto Swiss Re (+1,21% a 113,15 franchi).

In ordine sparso si sono mossi i valori particolarmente sensibili alla congiuntura quali ABB (+0,62% a 42,31 franchi), Holcim (-0,03% a 77,58 franchi), Kühne+Nagel (-2,00% a 239,60 franchi) e Sika (-0,08% a 265,80 franchi). Roche (-3,57% a 232,40 franchi) era da oggi scambiata senza il dividendo di 9,60 franchi e ha quindi pesato sul listino ancora di più degli altri due pesi massimi difensivi, Nestlé (-0,42% a 95,08 franchi) e Novartis (-0,38% a 86,80 franchi).

Non sono mancate nemmeno oggi le novità dal mercato allargato: hanno informato sull'andamento degli affari Swissquote (-2,81% a 235,20 franchi), SPS (+0,76% a 86,65 franchi), Meyer Burger (-14,55% a 0,05 franchi), Swiss Steel (-3,30% a 0,09 franchi) e TX Group (+0,44% a 138,40 franchi).