ZURIGO (awp/ats) - La borsa svizzera chiude in sensibile ribasso una seduta trascorsa tutta in territorio negativo: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 11'212,70 punti, in flessione dello 0,85% rispetto a lunedì (ieri il mercato era chiuso per la festa nazionale).

Sull'umore generale ha inizialmente pesato il taglio a sorpresa del rating (da tripla A ad AA+) del debito Usa da parte della agenzia di valutazione Fitch, sulla scia delle aspettative di un deterioramento fiscale nel corso dei prossimi tre anni: una mossa che crea insicurezza presso gli investitori. Come noto Standard & Poor's aveva ritirato il rating massimo agli Stati Uniti già nel 2011, mentre Moody's - la terza fra le grandi agenzie del ramo - mantiene la sua valutazione più elevata.

Nel pomeriggio sono poi giunti i dati sul mercato lavoro americano della multinazionale Adp. In luglio sono stati creati più impieghi del previsto: questo da una parte testimonia la forza della congiuntura statunitense, ma dall'altra accresce i timori di ulteriori aumenti dei tassi d'interesse da parte della Federal Reserve.

Sul fronte interno in difficoltà è apparsa Givaudan (-1,97% a 2881,00 franchi), che ha sofferto per i deludenti semestrali resi noti dai concorrenti Symrise e DSM-Firmenich. Vendite sono state segnalate anche su Richemont (-3,56% a 135,30 franchi), dopo gli ultimi dati macro negativi cinesi.

Holcim (+0,03% a 60,62 franchi) ha da parte sua annunciato un'acquisizione in Germania ed è apparsa un po' più dinamica di altri valori particolarmente sensibili ai cicli economici quali ABB (-0,29% a 34,76 franchi) e Sika (-0,11% a 270,40 franchi). Non si è sottratto alla corrente generale il comparto finanziario, con UBS (-2,46% a 18,80 franchi) come sempre interessata da puntuali notizie di stampa riguardanti l'integrazione di Credit Suisse, oggi in relazione ai suoi uffici texani.

Ha funto da argine contro la corrente generale Nestlé (+0,39% a 107,30 franchi), sostenuta anche da una raccomandazione di HSBC, mentre si sono defilati gli altri due pesi massimi difensivi, Novartis (-0,34% a 90,76 franchi) e Roche (-0,30% a 269,80 franchi).

Nel mercato allargato sono stati accolti bene i risultati semestrali di Interroll (+4,48% a 2915,00 franchi). Sotto pressione si è trovata AMS Osram (-9,34% a 7,01 franchi), che la settimana scorsa aveva visto il corso della sua azione salire di circa un quinto.