ZURIGO (awp/ats) - Prima seduta settimanale in rialzo per la Borsa svizzera. L'indice dei valori guida SMI ha chiuso a 11'274,47 punti, con un aumento dello 0,31% rispetto a ieri.

Dopo un inizio di settimana fiacco, verso mezzogiorno il mercato svizzero ha registrato un andamento un po' più solido: ciononostante, l'indice SMI è ancora chiaramente in ritardo rispetto ai mercati esteri, come quello statunitense, che ha raggiunto livelli record specialmente grazie all'entusiasmo in costante crescita per l'intelligenza artificiale.

Per quanto riguarda l'annosa questione delle banche centrali e della possibile inversione di tendenza dei tassi d'interesse, dopo i solidi dati sul mercato del lavoro statunitense il presidente della Fed, Jerome Powell, ha ribadito nel fine settimana che un taglio dei tassi d'interesse troppo precoce potrebbe causare danni inutili. Ciò significa che è sfumata la possibilità che i tassi verranno tagliati a marzo.

Pochi spunti anche sui mercati azionari del Vecchio continente dopo l'avvio di Wall Street: gli operatori sembrano aspettare soprattutto i tanti dati macroeconomici dagli Stati Uniti, con Milano (Ftse Mib +0,7%) che ha rallentato la sua corsa della mattina, in cui è stata trainata da Unicredit.

Uno sguardo al mercato svizzero rivela cifre verdi per due dei tre pesi massimi difensivi: va notato anzitutto il risultato di Nestlé (+1,51% a 100,06 franchi) che conclude come quarta classificata. I titoli Novartis (+0,62% a 90,36 franchi) hanno terminato anche in positivo, al contrario di Roche (-1,54% a 230,50 franchi) che è l'ultima classificata nella graduatoria odierna.

A capitanare la classifica vi è Lonza (+3,23% a 444,30 franchi ), seguita da Alcon (+1,61% a 65,72 franchi). Per quanto riguarda i gruppi assicuratori, cifre verdi per il terzo classificato della classifica SMI di oggi Swiss RE (+1,59% a 100,05 franchi), così come per Zurich (+0,78% a 440,70 franchi).

Nei bassifondi della graduatoria troviamo, subito prima di Roche, il titolo ciclico di ABB (-1,24% a 37,30 franchi) e Swisscom (-0,78% a 506,00 franchi), che si sono aggiudicati rispettivamente la penultima e la terzultima posizione in classifica.