ZURIGO (awp/ats) - La Borsa svizzera ha aperto la prima seduta dell'anno al rialzo: poco prima delle 9.15 l'indice dei valori guida SMI guadagnava lo 0,94% a 10'830,08 punti, mentre il listino allargato SPI segnava un +0,91% a 13'860,50 punti.

"L'anno 2022 è stato complicato", ha sintetizzato John Plassard di Mirabaud Banque in un commento. L'analista ha ricordato che "sul mercato azionario, ma anche in quello obbligazionario, (...) non c'era (quasi) nessun posto dove rifugiarsi".

Nel 2022 l'indice principale del mercato azionario svizzero SMI ha perso il 16,7%. A New York, il Dow Jones ha chiuso l'anno in calo dell'8,78%, il Nasdaq è sceso del 33,10% e l'S&P 500 del 19,10%.

Da un punto di vista statistico, i rischi di un altro anno borsistico negativo sono limitati, secondo Plassard: "L'ultima volta che il mercato azionario ha vissuto una serie di anni negativi è stato durante il periodo 2000-2002", ha ricordato.

Anche le borse asiatiche hanno archiviano la seduta in rialzo. Avvio contrastato invece per le principali piazze europee: Milano ha aperto piatta (+0,03%), Parigi perde lo 0,22%, Francoforte guadagna lo 0,33%, Londra, che ieri era chiusa, sale dello 0,78%. Le borse statunitensi ieri erano chiuse.

In agenda oggi alcuni rari dati macroeconomici, come il PMI di dicembre negli Stati Uniti e l'inflazione dello stesso mese in Germania. In Cina, l'attività manifatturiera è scesa a dicembre per il quinto mese consecutivo, a causa dell'epidemia di casi di Covid che ha interrotto il lavoro nelle fabbriche, secondo l'indice di attività dei responsabili degli acquisti (PMI), calcolato da IHS Markit per il gruppo mediatico Caixin.