MILANO, 29 gennaio (Reuters) - Piazza Affari si avvia a chiudere l'ultima seduta della settimana in rosso, appesantita dal nuovo scivolone di Wall Street, dopo che Johnson & Johnson ha reso noto un tasso di efficacia del vaccino anti Covid 19 al 66%. A livello generale c'è comunque crescente nervosismo da parte degli investitori per gli intoppi che la distribuzione dei vaccini anti Covid-19 sta riscontrando in Europa.

"Ieri i mercati hanno provato a recuperare, oggi occorre un altro motivo per salire che al momento non si vede", osserva un trader che rileva volumi molto contenuti.

Sul fronte dello spread del rendimento fra titoli di Stato italiani e tedeschi la forbice si restringe ulteriormente a 115 punti base.

Tra i titoli in evidenza:

Ben raccolta Leonardo (+2,1%), tra i pochi titoli positivi del Ftse Mib, l'indomani della conferma di ricavi, ordini ed Ebita 2020 in linea con la guidance, con il mercato che apprezza in particolare gli obiettivi di free cash flow atteso neutrale o leggermente positivo su base annuale.

Resiste alle vendite Stm in salita dello 0,9% in scia ai risultati migliori delle attese resi noti ieri.

Nell'automotive spunti positivi su Brembo che balza del 3,8%. In lieve rialzo anche Ferrari (0,35%), titolo da tempo trascurato dal mercato che, dopo un 2020 stellare e su ripetuti massimi storici, nel 2021 registra un ribasso di oltre il 9%.

Torna, invece, a scendere Stellantis (-0,81%) con il titolo che cerca di stabilizzarsi dopo il debutto lo scorso 18 gennaio post fusione Fca-Psa.

Banche nuovamente vendute con Unicredit e Intesa Sanpaolo in flessione intorno all'1,5%, nonostante l'effetto spread positivo.

Forti vendite su Cattolica (-2,8%) nonostante l'indicazione per il 2020 di un risultato operativo leggermente superiore alla previsione precedente. La compagnia ha incassato anche l'appoggio del suo primo azionista Generali al prossimo aumento di capitale.

Vendite copiose sul settore del lusso. Oltre al ribasso di Tod's (-2,9%) che si aggiunge al calo di ieri post risultati preliminari 2020, Ferragamo perde il 2% circa dopo aver annunciato ieri un altro trimestre debole nonostante il rimbalzo delle vendite in Cina, mentre si infittiscono le voci su un possibile rinnovo dei vertici del gruppo.

Prosegue il buon momento di Diasorin con un balzo del 2% grazie alla speculazione legata ai problemi della campagna vaccinale e con la fase di immunizzazione di massa anti Covid che si allontana, a vantaggio dei test molecolari, che rappresentano una parte importante dei ricavi della società di biotech italiana.

(Giancarlo Navach, in redazione a Milano Sabina Suzzi)