ISTANBUL (Reuters) - La banca centrale turca ha aumentato il tasso d'interesse di riferimento di 650 punti base, portandolo al 15%, in un'inversione di tendenza rispetto alla politica di tassi bassi del presidente Tayyip Erdogan, anche se la mossta restrittiva post-elettorale è risultata inferiore alle aspettative.

Nella prima riunione sotto la guida del nuovo governatore Hafize Gaye Erkan, la banca centrale ha cambiato rotta dopo anni di politica monetaria accomodante in cui il tasso repo a una settimana era sceso all'8,5% dal 19% visto nel 2021, nonostante l'impennata dell'inflazione.

"La stretta monetaria sarà ulteriormente rafforzata per quanto necessario, in modo tempestivo e graduale, fino a quando non si otterrà un miglioramento significativo delle prospettive di inflazione", ha detto il comitato della banca per la politica monetaria, dopo aver effettuato il primo rialzo dall'inizio del 2021.

Il comitato ha alzato i tassi "al fine di stabilire il percorso di disinflazione il prima possibile, di ancorare le aspettative di inflazione e di controllare il deterioramento del comportamento dei prezzi", ha aggiunto, con un tono più "hawkish" rispetto alle dichiarazioni espresse sotto il precedente governatore Sahap Kavcioglu.

Il forte inasprimento è rimasto al di sotto delle aspettative, dato che la stima mediana di un rialzo si è attestata al 21% in un sondaggio Reuters. La maggior parte degli economisti si aspetta ulteriori rialzi dei tassi quest'anno, con una previsione mediana del 30% per la fine dell'anno.

A sottolineare la discordanza tra le aspettative del mercato e la politica monetaria, il tasso di riferimento della banca centrale rimane inferiore ai tassi sui depositi che raggiungono il 40%. A maggio l'inflazione annuale era appena inferiore al 40%.

Erdogan aveva sollecitato tagli dei tassi negli ultimi due anni, che hanno scatenato una crisi valutaria alla fine del 2021. La lira ha perso il 44% nel 2021 e il 30% l'anno scorso, nonostante gli sforzi della banca centrale per contrastare la domanda di valute utilizzando le proprie riserve valutarie.

(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Andrea Mandalà)