Uno sguardo alla giornata in corso sui mercati europei e globali da parte di Wayne Cole.

L'Asia è stata finora di umore contemplativo venerdì, dopo un'altra settimana di oscillazioni selvagge in obbligazioni, azioni e materie prime. Il mercato del petrolio è stato l'ultimo ad essere visitato dalla volatilità, con un calo dei prezzi di quasi il 5% durante la notte, in parte dovuto alle preoccupazioni sull'eccesso di offerta e sulla diminuzione della domanda.

Anche la speculazione ha giocato un ruolo importante, in quanto gli algos, le CTA e i fondi trend following hanno iniziato a vendere quando il Brent ha superato gli 80 dollari al barile, con un calo da 80,70 dollari a 78,40 dollari in una sola ora di scambi. Era fermo intorno a 77,60 dollari, dopo aver trovato un supporto a 76,60 dollari.

Questo è molto lontano dal picco di settembre di 97,69 dollari e arriva nonostante le guerre in Ucraina e in Medio Oriente. Presumibilmente l'OPEC+ avrà qualcosa da dire al riguardo prima della prossima riunione del 26 novembre.

Il calo è di buon auspicio per un'ulteriore diminuzione dell'inflazione globale e dovrebbe essere apprezzato dai consumatori statunitensi, dove la fiducia è strettamente correlata al prezzo del gas.

A proposito di disinflazione, giovedì i dirigenti di Walmart hanno notato che i prezzi delle merci generiche, come l'abbigliamento e gli articoli per la casa, sono scesi tra il 3% e il 6%, e che sta pianificando ulteriori tagli per la stagione delle feste. Lo spettro della compressione dei margini, tuttavia, ha tolto l'8% al prezzo delle sue azioni.

Tutto questo, oltre all'aumento delle richieste di disoccupazione settimanali, è stato un balsamo per le obbligazioni e i rendimenti del Tesoro a due anni sono scesi di 21 punti base per la settimana al 4,85%, la migliore performance settimanale da marzo.

I futures sui Fed fund hanno eliminato quasi del tutto il rischio di un altro rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve e una probabilità del 34% che possa alleggerirsi già a marzo. Il mercato ora implica 98 punti base di tagli il prossimo anno, rispetto ai 73 punti base di una settimana fa.

È interessante notare che gli analisti di Westpac hanno notato che i dati economici statunitensi hanno mostrato un modello di stagionalità residua post-pandemia, in cui le notizie sono forti a metà anno e nel terzo trimestre, per poi ammorbidirsi a fine anno. Se ciò dovesse confermarsi, il rally delle obbligazioni avrà probabilmente ancora una strada da percorrere.

Sviluppi chiave che potrebbero influenzare i mercati venerdì:

- Dati sull'inflazione CPI finale dell'UE per ottobre e sulle partite correnti del settembre. Vendite al dettaglio nel Regno Unito per ottobre

- Interventi del Presidente della BCE Christine Lagarde, dei funzionari della BCE De Cos, Holzmann e Cipollone

- Interventi di Greene e Ramsden della BoE

- I relatori della Fed includono Barr, Daly, Collins e Goolsbee. Dati statunitensi sugli avvii di abitazioni per ottobre