Uno sguardo alla giornata in corso sui mercati asiatici da parte di Jamie McGeever.

I mercati asiatici sono destinati a un inizio forte lunedì, estendendo lo slancio al rialzo della scorsa settimana e l'aumento della propensione al rischio, grazie alle crescenti speranze che l'economia statunitense sia diretta verso un 'atterraggio morbido' dopo l'approvazione da parte del Congresso, la scorsa settimana, di un accordo sul tetto del debito che evita il default degli Stati Uniti.

I mercati regionali e globali venerdì hanno messo a segno solidi guadagni e le misure di volatilità sono crollate dopo la pubblicazione dei dati occupazionali statunitensi, che hanno fatto scalpore. Sembra che la massima 'vendi a maggio e vattene' non si applicherà quest'anno: gli investitori sono rialzisti e stanno comprando.

Vale la pena notare alcuni movimenti nei principali mercati azionari regionali della scorsa settimana: l'indice MSCI Asia ex-Japan venerdì è salito di oltre il 2%, la sua migliore giornata in cinque mesi; il Nikkei 225 del Giappone - ai massimi da 33 anni - la scorsa settimana è salito per l'ottava settimana consecutiva, la sua migliore corsa in cinque anni; l'indice tecnologico Hang Seng ha interrotto la sua più lunga striscia di perdite settimanali da record ed è salito del 3,6%.

Il calendario dei dati economici dell'Asia e del Pacifico di lunedì sarà dominato da una serie di rapporti sull'indice dei responsabili degli acquisti (PMI), in particolare per Cina, Giappone, India e Australia, con l'inflazione indonesiana come buona misura.

I PMI asiatici sono stati contrastanti. L'industria manifatturiera indiana sta crescendo al ritmo più veloce degli ultimi due anni e mezzo, mentre la Corea del Sud sta vivendo il periodo più lungo di contrazione degli ultimi 14 anni.

Il sentimento del mercato asiatico lunedì potrebbe anche ricevere un sostegno dai segnali di un potenziale disgelo nelle relazioni tra Stati Uniti e Cina, dal momento che un alto funzionario del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti è arrivato a Pechino domenica con incontri previsti per la prossima settimana.

D'altro canto, i prezzi del petrolio potrebbero aumentare in seguito alla notizia che l'OPEC+ sta cercando di tagliare la produzione per contrastare la flessione dei prezzi e l'incombente eccesso di offerta.

Guardando al futuro, gli investitori in Asia hanno molti eventi economici e decisioni di politica monetaria da seguire questa settimana.

Verranno rilasciati i dati sull'inflazione di Indonesia, Filippine, Tailandia, Taiwan e Cina, a partire dall'Indonesia lunedì. Gli economisti intervistati da Reuters si aspettano che l'inflazione annuale CPI si sia ridotta a maggio al minimo di un anno del 4,22% dal 4,33% di aprile.

Il PIL giapponese rivisto è in uscita giovedì, mentre il 'data dump' mensile della Cina questa settimana include l'inflazione dei prezzi al consumo e alla produzione, il commercio, le riserve FX e il finanziamento sociale totale (TSF), un'ampia misura del credito e della liquidità nell'economia.

Questi rapporti forniranno un quadro più chiaro su come la seconda economia mondiale stia uscendo dal blocco della pandemia. Finora, ha superato in modo massiccio le aspettative, motivo per cui gli asset cinesi hanno subito una forte pressione.

Martedì, si prevede che la Reserve Bank of Australia manterrà il suo tasso di liquidità fermo al 3,85% e giovedì anche la Reserve Bank of India dovrebbe mantenere il suo tasso repo invariato al 6,50%, secondo i sondaggi Reuters.

Ecco tre sviluppi chiave che potrebbero fornire una maggiore direzione ai mercati lunedì:

- PMI di Cina, Giappone, India e Australia

- Inflazione CPI in Indonesia (maggio)

- Vendite al dettaglio di Singapore (aprile)