ROMA - Il Consiglio dei ministri ha approvato oggi il decreto-legge "salva casa", che interviene sulle piccole irregolarità all'interno delle abitazioni ampliando i limiti di tolleranza delle difformità edilizie e rimuovendo alcuni oneri burocratici a carico dei proprietari.

Il provvedimento, presentato in conferenza stampa dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, ha come obiettivo quello di superare gli ostacoli che impediscono la compravendita degli immobili a causa di irregolarità formali.

L'intervento "entrerà nelle case di milioni di italiani in maniera risolutiva tagliando i tempi della burocrazia", ha detto Salvini in conferenza stampa, auspicando che il decreto comporti nuovi incassi per i Comuni e liberi gli uffici tecnici da "4 milioni di pratiche di difformità".

"È necessario intervenire per sanare le piccole irregolarità edilizie che ostacolano la commerciabilità degli immobili e causano situazioni di incertezza per i proprietari, traducendosi in aggravi amministrativi per gli uffici preposti," ha detto in una nota Tullio Ferrante, sottosegretario al ministero delle infrastrutture.

Il decreto, che dovrà essere convertito in legge dal Parlamento entro 60 giorni, amplia le categorie degli interventi di ristrutturazione eseguibili in "edilizia libera", cioè senza la necessità di alcun permesso, includendo l'installazione di tende da sole, vetrate panoramiche e pompe di calore inferiori ai 12 kW.

Il provvedimento aumenta anche i limiti delle "tolleranze costruttive", riparametrandole in base alla superficie delle unità immobiliari: per le case inferiori ai 100 metri quadri non saranno considerati violazioni edilizie i discostamenti che impattano fino al 5 per cento del totale.

Le altre misure prevedono il superamento della "doppia conformità", la semplificazione nel cambio di destinazione d'uso delle singole unità immobiliari e l'introduzione del principio di "silenzio assenso" nei rapporti con la pubblica amministrazione in materia edilizia.

"In caso di mancata risposta, il permesso (di realizzare un intervento) era negato, ora cambia l'impostazione: se la pubblica amministrazione non risponde il cittadino può fare quello che ha chiesto", ha detto Salvini.

"Conto che gli immobili regolarizzati che possono tornare sul mercato portino un riscontro positivo anche in termini di riduzione del costo del mattone", ha aggiunto Salvini.

(Matteo Negri, editing Stefano Bernabei)