Il tasso di inflazione della Gran Bretagna, un tempo torreggiante, sembra destinato a scendere vicino all'obiettivo del 2% della Banca d'Inghilterra mercoledì, ma potrebbero essere altri dati a influenzare la decisione della BoE su quando tagliare i tassi di interesse per la prima volta dal 2020.

Gran parte del calo dell'inflazione dei prezzi al consumo - dal picco dell'11,1% di un anno e mezzo fa - è dovuto al calo dei prezzi dell'energia, che sfuggono al controllo della BoE.

I suoi responsabili politici sono più interessati alle pressioni sui prezzi generate all'interno dell'economia britannica, in particolare al suo mercato del lavoro ancora rigido, dove molti datori di lavoro continuano a spingere le retribuzioni ad un ritmo che potrebbe mantenere l'inflazione calda.

Oltre alle imprese e ai proprietari di case che sono stati messi a dura prova dai costi di prestito più elevati dal 2008, il Primo Ministro Rishi Sunak spera anche in un calo delle pressioni inflazionistiche che potrebbe consentire alla BoE di tagliare i tassi, offrendo un'ancora di salvezza elettorale ai suoi conservatori prima delle elezioni di quest'anno.

Il Governatore della BoE Andrew Bailey ha dichiarato che il primo taglio dei tassi potrebbe arrivare già il mese prossimo, a seconda dei dati.

LA CRISI DELL'INFLAZIONE È FINITA?

L'inflazione in Gran Bretagna ha raggiunto un picco più alto rispetto a qualsiasi altra grande economia ricca. Per un periodo è stata un'eccezione nel Gruppo dei Sette, a causa della combinazione dell'impennata dei prezzi dell'energia e della carenza di manodopera per occupare i posti di lavoro, un problema visto in altri Paesi ma aggravato in Gran Bretagna dalla Brexit.

L'inflazione britannica del 3,2% nei 12 mesi fino a marzo è rimasta superiore a quella di Germania, Francia e Italia. Ma è stata inferiore al 3,5% degli Stati Uniti.

Gli economisti intervistati da Reuters affermano che i dati di mercoledì mostreranno probabilmente un rallentamento dell'inflazione complessiva al 2,1% nel mese di aprile, anche se è probabile che la ripresa avvenga un po' più tardi, nel 2024. La BoE ritiene che accelererà nuovamente fino a circa il 2,6% nel corso dell'anno.

Gli analisti saranno altrettanto concentrati su altre misure dei prezzi nei dati di aprile, tra cui l'inflazione dei servizi che, con il 6,0% a marzo, rimane una grande preoccupazione per la BoE.

PRESSIONI SUL MERCATO DEL LAVORO

Per le aziende di servizi, i salari rappresentano una quota maggiore dei costi rispetto ad altre aziende. Pertanto, il recente ritmo di crescita salariale annua del 6% in Gran Bretagna - guidato da una carenza più acuta di lavoratori per coprire i ruoli rispetto a molte altre economie - ha spinto al rialzo i prezzi nel settore.

Ci sono stati alcuni segnali recenti che indicano che il mercato del lavoro si sta raffreddando. Lo squilibrio tra un alto numero di posti vacanti e un basso numero di disoccupati - un indicatore chiave per la BoE - è il più stretto da prima della pandemia COVID.

LE AZIENDE HANNO PIÙ DIFFICOLTÀ A FAR SALIRE I PREZZI

Un altro aspetto che la BoE sta osservando attentamente è la capacità delle aziende di trasferire i costi più elevati ai clienti sotto forma di prezzi più alti. Gli agenti regionali della BoE affermano che quest'anno sarà più difficile che nel 2024.

Megan Greene, uno dei nove membri del Comitato di Politica Monetaria, la scorsa settimana ha evidenziato segnali simili dai rapporti sull'indice dei responsabili degli acquisti, che hanno mostrato un'inflazione più forte nei prezzi pagati dalle aziende rispetto ai prezzi praticati.

PROSSIMI CICLI DI DATI

Dopo i dati sull'inflazione di aprile di mercoledì, ci sarà una serie di dati ufficiali sul mercato del lavoro l'11 giugno e il rilascio dell'inflazione di maggio il 19 giugno, prima del prossimo annuncio programmatico della BoE il 20 giugno.

A causa dei problemi con i dati ufficiali sull'occupazione, la BoE osserverà altri indicatori del mercato ancora più attentamente del solito, tra cui le indagini PMI previste per giovedì di questa settimana.

QUANDO IL MERCATO SI ASPETTA UN TAGLIO DEI TASSI?

I futures sui tassi di lunedì prezzavano una probabilità del 56% circa che la BoE tagliasse il tasso bancario al 5% dal 5,25% il mese prossimo e una probabilità quasi del 100% di un taglio entro la riunione di agosto.

Gli economisti intervistati da Reuters la scorsa settimana erano divisi anche sulla tempistica della prima mossa della BoE, ma con una stretta maggioranza che la vedeva arrivare più tardi rispetto agli investitori: dei 71 analisti che hanno partecipato al sondaggio, 38 si aspettavano un primo taglio ad agosto, mentre 31 indicavano giugno. Due prevedevano che sarebbe arrivato a settembre. (Scrittura di William Schomberg - Editing di Christina Fincher)