MILANO (MF-DJ)--I piani del Regno Unito e dell'Unione europea per sviluppare passaporti sanitari per il coronavirus mirano a consentire alle aziende di riaprire in sicurezza e a far ripartire i viaggi ma i sostenitori della privacy avvertono che potrebbero essere invasivi e onerosi.

Il Governo del Regno Unito ha dichiarato questa settimana che i test per un sistema di certificazione per il Covid-19 inizieranno questo mese e continueranno fino a maggio. Con alcune esenzioni, le persone saranno tenute a dimostrare di avere fatto recentemente un test per il Covid con risultato negativo, di essere state vaccinate oppure di essere immuni dopo essere guarite dal Covid-19 per accedere a determinati eventi, nelle discoteche e nelle arene sportive.

Il servizio sanitario nazionale britannico sta sviluppando modi digitali e non digitali per consentire alle persone di mostrare la prova del loro stato, circa il virus, con "la sicurezza e la privacy al centro di questo approccio", secondo un documento governativo pubblicato lunedì, mentre il Regno Unito si prepara ad allentare le restrizioni. Fino a 20.000 persone potrebbero essere ammesse allo stadio di Wembley di Londra per la partita della Fa Cup del 15 maggio, si legge nel documento.

Un sistema che elabori enormi quantità di dati personali, in particolare informazioni sanitarie sensibili, comporta rischi per la privacy, ha affermato Eduardo Ustaran, co-responsabile dell'area privacy e sicurezza informatica presso lo studio legale Hogan Lovells International. "Il successo o l'efficacia dei passaporti vaccinali riguarda la corretta protezione dei dati", ha affermato.

Il Governo del Regno Unito ha affermato che svilupperà versioni digitali e cartacee del certificato ma non ha rivelato i dettagli. L'agenzia governativa Innovate Uk ha detto di aver finanziato 10 società tecnologiche per sviluppare e testare i sistemi di certificazione per il virus.

Alcuni legislatori e gruppi aziendali britannici hanno criticato il piano, sostenendo che i certificati causerebbero discriminazione nei confronti di persone che non hanno ricevuto il vaccino o che non vogliono condividere i propri dati sanitari.

Il documento pubblicato lunedì afferma che il Governo sta valutando se introdurre il sistema dei certificati più ampiamente, in settori come l'ospitalità. Il mese scorso il primo ministro britannico, Boris Johnson, ha detto che i proprietari dei pub possono essere autorizzati a decidere se usare o meno i certificati.

Richiedere la prova della situazione di un individuo connessa al virus per partecipare a eventi o entrare in edifici nel Regno Unito creerà una "società di controlli in cui ci chiediamo informazioni a vicenda e chiunque abbia l'autorità può chiederti i tuoi dati sanitari, che sono ovviamente alcuni dei dati più sensibili che esistono", ha detto Silkie Carlo, direttore del Big Brother Watch, un gruppo di difesa della privacy con sede a Londra.

Nell'Unione europea, il mese scorso i legislatori hanno proposto regole per un sistema di certificati che permettano di dimostrare lo stato di vaccinazione e il risultato dei test per le persone che si spostano tra i 27 Paesi membri, consentendo loro di viaggiare senza test aggiuntivi o quarantene che potrebbero essere richiesti nei Paesi che visitano.

I funzionari hanno affermato di volere che la legge, nota come certificato verde digitale, entri in vigore a giugno. La Commissione europea, che ha redatto la legislazione, ha affermato che aiuterà le autorità dei Paesi membri a sviluppare software per controllare i codici Qr sui certificati che i viaggiatori potranno utilizzare sia in formato digitale che cartaceo.

Le compagnie aeree e i gruppi dell'industria del turismo affermano che il sistema a livello dell'Ue potrebbe incoraggiare i viaggi dopo un anno di blocchi. Ma le domande rimangono. Non è chiaro se le compagnie aeree gestiranno i dati dei passeggeri quando controlleranno i certificati e tale requisito renderebbe le aziende responsabili se le informazioni venissero gestite in modo improprio, hanno affermato vettori tra cui British Airways e Lufthansa.

Le autorità che gestiscono il sistema di certificati dell'Ue dovrebbero definire per quanto tempo manterrebbero i dati personali e per quanto tempo i certificati sarebbero validi, hanno affermato i regolatori europei della privacy in un documento d'opinione pubblicato questa settimana, mettendo anche in guardia contro la creazione di un database centralizzato per archiviare i dati sanitari degli europei.

Oltre alle preoccupazioni sulla privacy, i critici hanno sollevato dubbi sulla praticità dei certificati vaccinali. Un problema è se le persone saranno in grado di dimostrare di essere vaccinate, immuni o di essere risultate negative al virus. Emma McClarkin, amministratore delegato della British Beer&Pub Association, ha osservato che i lavoratori dei pub, quasi la metà dei quali hanno meno di 25 anni, in gran parte non sono stati vaccinati.

cos

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April 09, 2021 06:47 ET (10:47 GMT)