Il Cancelliere tedesco Olaf Scholz lunedì ha rifiutato di prendere in considerazione le idee di riforma dell'imposta sulle società presentate dai suoi ministri per rilanciare l'economia, affermando che l'attenzione dovrebbe invece concentrarsi sull'approvazione definitiva di un progetto di legge esistente che mira ad offrire alle aziende sgravi fiscali.

I ministri dell'Economia e delle Finanze della Germania domenica hanno ventilato l'idea di riformare le imposte societarie del Paese, con l'obiettivo di rendere le aziende locali più competitive, viste le sfide che includono gli alti costi dell'energia.

Interrogato sul dibattito durante un briefing con i giornalisti, Scholz ha detto che l'attenzione dovrebbe concentrarsi sulla Legge sulle Opportunità di Crescita, che prevede sgravi fiscali per circa 7 miliardi di euro all'anno e che ha già superato la Camera bassa del Parlamento lo scorso novembre.

La legge è ora bloccata in un comitato di mediazione parlamentare, poiché deve affrontare l'opposizione del Bundesrat, l'organo legislativo che rappresenta i 16 Stati tedeschi a livello federale. Gli Stati e i Comuni dovrebbero farsi carico della maggior parte delle mancate entrate fiscali previste.

"Questo è ciò su cui dovremmo concentrarci, è pratico, tangibile e avrà effetto rapidamente", ha detto Scholz.

Il Ministro dell'Economia Robert Habeck, citato dal settimanale Welt am Sonntag di domenica, ha affermato che è importante prendere in considerazione sgravi fiscali e incentivi fiscali per gli investimenti, dato che la Germania ha "un'imposizione fiscale complessiva sulle imprese che non è più competitiva e favorevole agli investimenti".

In precedenza, Habeck ha espresso il timore che gli Stati possano annacquare la Legge sulle Opportunità di Crescita a tal punto da non avere più alcun impatto.

Separatamente, il Ministro delle Finanze Christian Lindner ha dichiarato domenica all'emittente statale ARD che c'è accordo sul fatto che le aziende tedesche non sono competitive a livello internazionale, sollecitando un'azione rapida per mettere insieme un pacchetto di politiche pertinenti.

Un suggerimento è stato quello di esentare le aziende dalla cosiddetta tassa di solidarietà, introdotta dopo la riunificazione per sostenere gli Stati più poveri della Germania orientale. (Servizio di Andreas Rinke e Sarah Marsh, editing di Deepa Babington)