I contratti di cotone per dicembre sono scesi di 1,5 centesimi, o dell'1,7%, a 86,18 centesimi per libbra alle 1310 ET (1810 GMT), dopo aver perso fino al 4% a 84,19 centesimi per libbra dopo il rapporto mensile World Agricultural and Supply Demand Estimates (WASDE) dell'USDA.

"Tutto sommato, questo rapporto cerca di mostrare la realtà attuale del mercato, sia dal lato dell'offerta che della domanda, con quest'ultima che potrebbe tornare in qualsiasi momento, a differenza della produzione", ha detto Valentin Olah, consulente per la gestione del rischio del cotone presso StoneX Group.

Il rapporto dell'USDA ha visto le scorte finali degli Stati Uniti aumentare di 200.000 balle a 3 milioni di balle, il che secondo Olah è sorprendente e "attenua un po' la ristrettezza delle scorte finali, per ora".

"La produzione (negli Stati Uniti) è aumentata dell'1,5%, a 14,0 milioni di balle, in quanto una diminuzione nel Sud-Ovest è più che compensata da aumenti altrove", si legge nel rapporto WASDE.

Il rapporto ha inferto un secondo colpo ai prezzi tagliando le stime sul consumo globale, vedendo meno spedizioni di cotone ai principali importatori Bangladesh e Cina.

L'USDA ha anche tagliato di 1,6 milioni di balle le sue previsioni sulla produzione mondiale di cotone, citando un raccolto ridotto a causa di piogge insolitamente intense in Pakistan, Australia e Africa occidentale.

Il dollaro è avanzato rispetto a diverse valute principali, rendendo il cotone statunitense più costoso per gli acquirenti d'oltreoceano.