Il rame di Londra è rimbalzato venerdì dopo aver toccato un minimo di quasi tre mesi nella sessione precedente, ma i guadagni sono stati limitati dalle preoccupazioni sulla domanda da parte della Cina, principale consumatore, e da un dollaro statunitense fermo.

Il rame a tre mesi sul London Metal Exchange era in rialzo dello 0,5% a $8.232,50 per tonnellata metrica alle 0202 GMT.

La Borsa dei Futures di Shanghai (SHFE) è rimasta chiusa venerdì e la prossima settimana per le vacanze del Capodanno Lunare.

Il rame è stato sostenuto dai problemi di approvvigionamento dal lato delle miniere e dall'ottimismo della domanda, grazie alle aspettative di aumento della domanda da parte del nuovo settore energetico.

Ma la profonda crisi del settore immobiliare in Cina ha pesato sul sentimento, dato che l'edilizia è un importante consumatore di metalli di base. Inoltre, i dati di giovedì hanno mostrato il maggior calo dal 2009 dei prezzi al consumo, aggravando le preoccupazioni sulla domanda a breve termine.

Nel frattempo, le scorte di rame nel principale consumatore mondiale sono aumentate in una tradizionale stagione di domanda debole. Le scorte di rame su mandato su SHFE < CU-STX-SGH> questa settimana sono salite ai massimi da maggio 2023.

A pesare sul mercato è stato anche un dollaro stabile, dopo che i sussidi di disoccupazione degli Stati Uniti hanno nuovamente evidenziato un mercato del lavoro resistente, rafforzando il messaggio della Federal Reserve secondo cui è improbabile che i tassi di interesse vengano tagliati nel breve termine.

Un dollaro più forte rende più costoso l'acquisto della commodity dal prezzo verde.

Tra gli altri metalli, l'alluminio LME è sceso dello 0,1% a 2.219 dollari per tonnellata, il piombo ha perso lo 0,3% a 2.048,50 dollari, mentre il nichel ha guadagnato lo 0,5% a 16.080 dollari e lo zinco è salito dello 0,2% a 2.333 dollari.

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