Gli indici asiatici sono saliti dopo che Pechino ha ridotto, tra le altre misure, la tassa sulle transazioni di Borsa. Tuttavia, le azioni cinesi hanno ampiamente ridotto i loro guadagni iniziali, mostrando ancora una volta come gli sforzi per stimolare i mercati stanno cadendo a vuoto dinanzi alle preoccupazioni economiche. I fondi esteri hanno accelerato le vendite durante tutta la giornata, il che potrebbe portare i deflussi di capitale di questo mese a un livello record.

"Le autorità cinesi stanno chiaramente intensificando i loro sforzi per ripristinare la fiducia nell'impegno politico di Pechino per raggiungere la crescita e sostenere il mercato", ha dichiarato Xiaojia Zhi, capo economista per la Cina presso Credit Agricole. "Ma per cambiare davvero l'umore è necessario un miglioramento fondamentale della crescita e un'azione politica tangibile sul campo, quindi potrebbe essere necessario più tempo".

Nell'attuale contesto cinese, i mercati globali sono in allarme. Si prevede un calo degli utili societari cinesi (con una crescita prevista di appena il 2%), in particolare nei settori immobiliare e finanziario. Tale situazione è aggravata dalla crisi dei costruttori immobiliari e dalle difficoltà finanziarie delle autorità locali, che sollevano dubbi sulla capacità di Pechino di mettere in atto misure di stimolo efficaci.

Anche la recente decisione della Cina di sospendere la pubblicazione dei dati sulla disoccupazione giovanile ha sollevato preoccupazioni, rendendo le prossime relazioni sugli utili ancora più cruciali per i mercati globali.

In risposta a queste sfide, le autorità cinesi hanno dimezzato l'imposta di bollo sulle transazioni di Borsa e hanno promesso di rallentare il ritmo delle IPO. Tuttavia, queste misure non sono riuscite a stimolare in modo significativo il mercato azionario cinese.

Le scarse statistiche economiche della Cina stanno avendo un impatto significativo sui mercati globali. Gli investitori sono preoccupati per la capacità della Cina di riprendersi da questa situazione e le prossime relazioni sugli utili saranno fondamentali per valutare il reale stato dell'economia cinese.

Il discorso del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, è rimasto relativamente hawkish (a favore di una politica monetaria restrittiva). Ha ribadito che l'inflazione rimane troppo alta e che la Fed è pronta a inasprire la politica se necessario. Tuttavia, come sempre, saranno i dati economici a guidare i tassi (ricordate, in un ambiente in cui "bad news is good news").

(Fonte: Bloomberg)

Calendario macroeconomico (eventi che potrebbero generare volatilità):

USA: indice dei prezzi delle case S&P/CS Composite-20 (martedì alle 15:00)

USA: fiducia dei consumatori (martedì alle 16:00)

USA: variazione dell'occupazione JOLTs (martedì alle 16:00)

Germania: indice dei prezzi al consumo m/m (Preliminare, mercoledì)

Spagna: indice dei prezzi al consumo su base annua (mercoledì alle 9:00)

USA: variazione dell'occupazione non agricola ADP (mercoledì alle 14:15)

USA: PIL preliminare su base semestrale (mercoledì alle 14:30)

Cina: indice PMI manifatturiero e non manifatturiero (giovedì alle 3:30)

USA: prezzi al consumo delle famiglie m/m (escluse le voci volatili, giovedì alle 14:30)

USA: sussidi di disoccupazione (giovedì alle 14:30)

Cina: indice PMI manifatturiero Caixin (venerdì alle 3:45)

Svizzera: indice dei prezzi al consumo m/m (venerdì alle 8:30)

Canada: PIL su base mensile (venerdì alle 14:30)

USA: retribuzione oraria media m/m (venerdì alle 14:30)

USA: buste paga non agricole (venerdì alle 14:30)

USA: tasso di disoccupazione (venerdì alle 14:30)

USA: indice PMI manifatturiero (venerdì alle 16:00)