ROMA (awp/ats/ans) - L'economia italiana ha ristagnato alla fine dello scorso anno con un prodotto interno lordo (Pil) che nell'intero 2023 è salito dello 0,7%. La crescita sarà simile nel 2024 (+0,6%), indica il bollettino economico della Banca centrale italiana sottolineando, come già anticipato nei giorni scorsi dal governatore Fabio Panetta, la fase di rallentamento.

"La discesa dell'inflazione si è accentuata e si è estesa ai beni industriali non energetici e ai servizi", riferisce poi la pubblicazione della Banca d'Italia, secondo cui l'aumento dei prezzi al consumo si ridurrà all'1,9% nel 2024 (dal 5,9% nel 2023), per poi scendere gradualmente fino all'1,7% nel 2026. L'inflazione di fondo diminuirà al 2,2% nell'anno in corso (dal 4,5% nel 2023) e si porterà sotto il 2% nel biennio successivo.

Rallentano consumi delle famiglie

Rallentano, alla fine del 2023, i consumi delle famiglie italiane, le quali aumentano la propensione al risparmio e vedono crescere il reddito disponibile in termini reali. In questo ambito, la fotografia della Banca d'Italia è piuttosto positiva e segnala anche una riduzione dell'indebitamento delle economie domestiche (già inferiore alla media europea).

E tuttavia il clima di fiducia dei consumatori - pur migliorando marcatamente in dicembre, anche grazie alla rapida riduzione dell'inflazione - nella media del quarto trimestre è diminuita rispetto ai tre mesi precedenti. Un calo che "rispecchia soprattutto il peggioramento dei giudizi sulla situazione economica generale, mentre le valutazioni sulla componente personale appaiono più resilienti", scrive la banca centrale.