Make UK ha affermato che queste due questioni sono le priorità principali per la maggioranza delle oltre 300 aziende manifatturiere intervistate il mese scorso, con il 69% che desidera una strategia industriale credibile e il 54% che vuole legami commerciali più forti con l'UE.
Il Governo britannico ha definito per l'ultima volta una strategia industriale formale nel 2017 e nel 2021 ha riunito le politiche sulle infrastrutture, le competenze, il commercio e la rete zero in un piano di crescita meno specifico per il settore.
I sondaggi mostrano che il Partito Laburista all'opposizione è il chiaro favorito per vincere le elezioni nazionali del 4 luglio. Il partito prevede di introdurre un Consiglio per la Strategia Industriale e di allineare la politica commerciale alle esigenze dell'industria.
Il sondaggio di Make UK ha mostrato un aumento dell'ottimismo e delle intenzioni di assunzione nel settore manifatturiero, che rappresenta poco meno del 10% della produzione economica britannica.
"Finalmente i produttori possono vedere segnali concreti di crescita e prospettive economiche molto migliori", ha dichiarato James Brougham, economista senior di Make UK.
"Con il raffreddamento dei prezzi e i potenziali tagli dei tassi d'interesse in arrivo, il prossimo Governo dovrà capitalizzare questo scenario realizzando una strategia industriale moderna e a lungo termine, che vada oltre il 2030 e che abbia il sostegno di tutti i Governi".
Migliorare le scarse prestazioni commerciali della Gran Bretagna sarà una delle priorità del prossimo Governo.
Le esportazioni britanniche di beni e servizi insieme sono diminuite in volume dalla fine del 2019 - quando si sono svolte le ultime elezioni - a differenza di qualsiasi altra economia avanzata del Gruppo dei Sette.
I sondaggi tra le imprese indicano che la Brexit ha danneggiato i flussi commerciali e gli investimenti, sebbene anche le esportazioni verso i Paesi non appartenenti all'Unione Europea siano state deboli - cosa che ha lasciato perplessi gli economisti.
Make UK ha detto che il suo sondaggio ha mostrato un "forte sostegno" tra i produttori per migliorare i termini commerciali con l'UE, che è entrata in vigore tre anni fa.