ROMA (MF-DJ)--"Dopo una crescita pressochè ininterrotta da inizio 2021, i dati sull'occupazione avevano avuto qualche battuta di arresto la scorsa estate, per poi tornare a crescere, con una buona performance soprattutto dei contratti a tempo indeterminato. Ora però i dati di novembre ci dicono che l'occupazione torna a diminuire e che a calare sono soprattutto gli occupati stabili, con oltre 90 mila unità in meno, calo non compensato dalla crescita, pur notevole, degli occupati a termine".

Lo dichiara in una nota il segretario confederale della Cisl, Giulio Romani, commentando i dati Istat di oggi. "Probabilmente iniziano a farsi sentire più pesantemente, sulle scelte imprenditoriali, gli effetti dell'inflazione sulle materie prime e, più in generale, delle difficoltà negli scambi internazionali. In questo clima occorre spingere al massimo su politiche per la crescita economica, misure anti-inflattive, accelerazione del piano nazionale nuove competenze, da concordare tra governo e parti sociali, mentre non convincono le scelte che, da alcune prime indiscrezioni, porterebbero il governo ad allargare le maglie delle assunzioni a termine con un prossimo decreto legge, perpetuando uno sterile "tira e molla" sulle norme lavoristiche che speravamo si fosse interrotto".

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January 09, 2023 09:41 ET (14:41 GMT)