La commissione elettorale CENI del Congo ha dichiarato domenica che il Presidente Felix Tshisekedi ha ottenuto più del 73% nel voto del 20 dicembre. Ma un ampio gruppo di candidati dell'opposizione sostiene che le elezioni sono state fraudolente e rifiuta i risultati provvisori.

Ritardi di ore, macchine malfunzionanti e altri problemi hanno portato a un'estensione non programmata del voto oltre il 20 dicembre, che secondo gli osservatori indipendenti ha compromesso la credibilità delle elezioni.

In una dichiarazione congiunta, le chiese cattoliche e protestanti CENCO-ECC, le cui migliaia di osservatori indipendenti hanno segnalato problemi diffusi durante e dopo il giorno delle elezioni, hanno affermato che la CENI deve consentire un'indagine.

"Chiediamo alla CENI di fare luce su tutti i casi documentati dalle varie parti interessate. È necessaria una commissione d'inchiesta indipendente e congiunta", si legge nella dichiarazione.

Ha detto che i risultati del voto presidenziale e legislativo sarebbero stati accettabili solo se fosse stata istituita un'inchiesta.

Sia la CENI che il Governo affermano che il voto è stato libero ed equo, nonostante un'estensione non programmata delle votazioni e altri problemi.

La disputa minaccia di destabilizzare ulteriormente il Congo, un produttore leader di cobalto e rame, il cui sviluppo è stato ostacolato da decenni di conflitto nelle aree orientali.

I principali sfidanti di Tshisekedi, tra cui l'uomo d'affari Moise Katumbi e l'ex dirigente petrolifero Martin Fayulu, hanno già escluso di lanciare una sfida legale, citando una mancanza di fiducia nell'indipendenza dei tribunali, e hanno esortato i sostenitori a protestare.

La Corte costituzionale ha confermato di aver ricevuto due ricorsi formali contro i risultati presidenziali provvisori, tra cui uno del candidato presidenziale dell'opposizione, Theodore Ngoyi. Dovrà valutare i ricorsi prima della scadenza del 12 gennaio per annunciare i risultati presidenziali definitivi.

La dichiarazione della CENCO-ECC ha esortato il tribunale a prendere in considerazione qualsiasi accusa sollevata in relazione alle irregolarità elettorali segnalate e ad assicurarsi che sia resa giustizia.

Dopo l'annuncio della vittoria provvisoria di Tshisekedi, anche l'Ambasciata degli Stati Uniti a Kinshasa ha invitato le autorità congolesi a indagare su tutte le preoccupazioni relative al mancato rispetto delle procedure del codice elettorale e alle accuse di frode.