ROMA (MF-DJ)--La Uil ha deciso di fare lo sciopero generale il 16 con la Cgil perché "la difficile situazione che sta affrontando il Paese richiede una manovra di bilancio e misure più incisive a favore di chi, nella crisi pandemica, è rimasto indietro e avrebbe bisogno di risposte immediate".

Lo ha detto al Corriere della Sera il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, spiegando di pensare "ai giovani, alle donne, ai precari. Per loro devono essere potenziate le politiche pubbliche per incrociare domanda e offerta di lavoro. Ma penso anche all'assenza di una politica industriale, al welfare da rafforzareeal Fisco che, nonostante la disponibilità del presidente Draghi, non dà risposte alle fasce di reddito più basse".

"Siamo anche molto preoccupati sull'assegno unico: c'è il rischio che si determinino gravi ritardi a danno di chi guadagna 8-900 euro al mese e che potrebbe trovarsi con meno soldi in busta paga perché gli attuali assegni familiari verranno meno e non saranno sostituiti in tempo dal nuovo assegno unico. Infine, restano aperte le rivendicazioni sulla previdenza: dalla pensione di garanzia per i giovani alle risorse su opzione donna e sull'ape social che sono "a rubinetto", ovvero finché non si esauriscono i fondi".

"Cgil, Cisl e Uil hanno presentato le loro proposte unitarie sette mesi fa chiedendo di aprire subito un confronto col governo. È vero, c'è stato qualche risultato, per esempio sugli ammortizzatori sociali, ma troppe questioni sono rimaste senza risposta", ha proseguito Bombardieri spiegando che "lo sciopero è un diritto costituzionale. Noi registriamo tanto disagio, tanta diseguaglianza e povertà. Lo sciopero serve a raccontare una storia diversa, rispetto a quella dove tutto va bene. Questo è un Paese dove si licenzia online o con un sms mentre ancora aspettiamo il decreto legge sulle delocalizzazioni. Con lo sciopero proviamo a rappresentare un Paese che ancora ha bisogno di aiuto. Dopo aver dato, dall'inizio della pandemia, 170 miliardi alle imprese, per tagliare l'Irpef ce ne sono solo 7 , di cui 1,5 per una riduzione dei contributi nemmeno strutturali ma una tantum".

Sulla scelta della Cisl di non scioperare, "ci sono sensibilità diverse. Non c'è un sindacato unico, ma tre sindacati con pari dignità. Superato questo periodo, continueremo a lavorare in maniera unitaria".

Lo sciopero "credo che farà capire che c'è un'Italia che è rimasta indietro e ha bisogno di risposte", ma "non andiamo sull'Aventino. Ci aspettiamo che il confronto riprenda". "Abbiamo apprezzato il lavoro che ha fatto" il premier Mario Draghi, "ci rendiamo conto che ha una maggioranza variegata, ma si deve fare di più perché c'è un pezzo del Paese che soffre".

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December 08, 2021 04:01 ET (09:01 GMT)