ROMA (MF-DJ)--L'Italia avrà un nuovo presidente della Repubblica "entro la settimana, spero non oltre giovedì o venerdì". Lo ha detto al Messaggero il leader di Italia viva, Matteo Renzi, ribadendo che l'identikit migliore è quello dell'arbitro "imparziale della politica interna per sette anni ma anche un presidente credibile in politica estera: le tensioni tra Russia e Ucraina, le sfide globali tra Stati Uniti e Cina, la crisi della Nato richiedono che il nuovo inquilino del Quirinale sia un leader forte, garante del patto atlantico e dal marcato profilo europeista. Si tratta di raccogliere anche su questo l'eredità di tre grandi presidenti quali Ciampi, Napolitano e Mattarella".

Un Mattarella bis "non è praticabile, come ha perfettamente spiegato lo stesso Mattarella. Tirarlo per la giacchetta serve solo a coprire l'incapacità della politica di trovare soluzioni alternative. Il Presidente ha terminato il proprio settennato e non intende farne un altro: aiuterà l'Italia come senatore a vita, da Palazzo Giustiniani".

Quanto alla trattativa, "ancora siamo al wrestling verbale: dichiarazioni roboanti, incontri inutili fatti filtrare, movimentismo di chi vuole farsi notare più che trovare una soluzione. Il mio è un appello alla serietà: non perdiamo altro tempo. La crisi geopolitica, la pandemia, l'inflazione, il costo delle bollette e delle materie prime chiedono alla politica di non buttare altro tempo".

Alla domanda se sia più rischioso spostare Mario Draghi da palazzo Chigi o perderlo anche come premier, "una ipotesi è in campo: Draghi al Quirinale con un grande accordo politico. L'altra no. L'idea di perdere Draghi anche come premier infatti non sta in piedi: può lasciare Chigi solo per un trasloco istituzionale. Altrimenti si scelga un uomo o una donna di equilibrio per la funzione di Capo dello Stato lasciando a Draghi la responsabilità di governo per l'anno e mezzo che ancora ci manca. Di tutte le possibilità l'unica che non esiste è che Draghi se ne vada da tutto", ha proseguito.

La coalizione di governo reggerebbe con un altro presidente del Consiglio, "specie se l'esecutivo fosse rinforzato anche politicamente. Però non ho dubbi sul fatto che l'esecutivo sarebbe comunque più forte con alla guida Mario Draghi: nessuno più di lui oggi ha la reputazione di un uomo credibile e vincente in Europa, nessuno".

Con Enrico Letta "siamo d'accordo: condividiamo l'idea che serva una soluzione politica. Perché è finito il tempo della demonizzazione della politica e dei partiti: la centralità del Parlamento è fondamentale per la Costituzione. Serve una Presidenza della Repubblica che aiuti il processo di cambiamento della politica senza tendenze populiste o anti partitiche. Mi pare che lo pensi anche Letta, questo è importante", ha concluso Renzi.

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January 25, 2022 03:12 ET (08:12 GMT)